Hockey

Il Lugano ritrova punti e sorriso sul ghiaccio di Porrentruy

Al termine di una partita comunque non facile, i bianconeri di Gianinazzi espugnano la Raiffeisen Arena grazie a tre reti negli ultimi 10 minuti di gioco

In sintesi:
  • Thürkauf e compagni rialzano la testa dopo la beffa di sabato contro il Davos
  • Grazie al successo nel Giura, i ticinesi salgono a quota 71 punti in graduatoria
Zgraggen usa le maniere forti per fermare Thürkauf
(Keystone)
4 febbraio 2024
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Dopo la beffa della sera prima, il Lugano si presenta alla Raiffeisen Arena di Porrentruy per l’ultima uscita prima della pausa, e Luca Gianinazzi decide di schierare tra i pali Koskinen per la seconda partita di fila, con Ruotsalainen che torna nel lineup mentre invece Kempe si deve accomodare in tribuna, in una domenica in cui oltre ai molti giocatori infortunati è indisponibile anche l’ammalato LaLeggia.

Ma le cose nel Giura non cominciano certo bene per i ticinesi, con Audette che mette un disco apparentemente innocuo sulla gabbia di Koskinen, che però è costretto a dichiararsi battuto a causa di un involontario quanto imprevedibile (e sfortunato) tocco col pattino di Quenneville. All’inizio difficile bisogna poi aggiungere la pressione degli uomini di Wohlwend, che giocano con energia e, lavorando molto, riescono a recuperare alcuni dischi interessanti, contro un Lugano che prova a spingere ma difetta della necessaria precisione. Vale sia a cinque contro cinque, sia in superiorità numerica, in cui i bianconeri non solo non segnano, ma che nel secondo dei ben tre powerplay di cui possono disporre nel primo periodo (quando è Brennan a doversi accomodare fuori, per una bastonata riparatrice nei confronti di Joly) rischiano persino di subire un gol in shorthand, con Gauthier che riesce ad andar via in contropiede.

Ben diversa la situazione sul fronte del boxplay. Che oltre a non subire reti riesce persino a segnarne, quando – al 2’32’’ del periodo centrale, con Andersson fuori due minuti per sgambetto – Arcobello entra nel terzo avversario e appoggia il disco su Ciaccio nella speranza di guadagnare un ingaggio, e invece ottiene addirittura un gol, siccome il portiere neocastellano si lascia clamorosamente scivolare quel disco innocuo tra i gambali. Nonostante il pareggio, il Lugano non riesce a passare alla marcia superiore, e per colpa di qualche disco perso di troppo offrono anche un paio di occasioni interessanti ai padroni di casa, la più ghiotta delle quali finsice sul conto di Hazen, che al trentunesimo semina il panico nello slot, con Koskinen che ci mette una pezza.

In avvio di terzo tempo Cormier e Verboon provano subito a indicare la via, ma per i bianconeri la serata non sembra voler decollare. Anche perché, poco dopo un altro disco pericolosamente perso nel terzo difensivo da Arcobello, dopo una discesa di Timashov che fa venire i brividi a Koskinen, l’ex di turno Romanenghi trova una bellissima deviazione su conclusione di Fey che non lascia scampo al portiere bianconero. Fortunatamente per il Lugano, tra il nuovo vantaggio giurassiano e il pareggio ticinese passa poco più di un minuto, con Andersson sale fin nello slot, e riesce a battere Ciaccio tra i gambali, in backhand, dopo un tentativo di Joly.

Ed è proprio quel gol a dare coraggio a un Lugano che, dal ritrovato pareggio in poi, fa una figura decisamente migliore. E al 53esimo minuto, dopo un’insistita azione nel terzo giurassiano, un Luca Fazzini che poco prima era già andato vicinissimo al 3-2, è il più lesto ad avventarsi su un puck non controllato da Ciaccio. È un colpo durissimo per gli uomini di Wohlwend, che improvvisamente spariscono dal ghiaccio, e al 55’05’’ i bianconeri trovano anche un quarto gol, di nuovo con Arcobello, con un polsino chirurgico che lascia di stucco l’estremo difensore dell’Ajoie chiudendo di fatto il confronto, prima del gol del definitivo 5-2 a porta vuota firmato da Calvin Thürkauf.

Ajoie - Lugano (1-0 0-1 1-4) 2-5
Reti: 0'53‘’ Audette (Gauthier, Macquat) 1-0. 22'32‘’ Arcobello (Jesper Peltonen/esp. Andersson!) 1-1. 45'33‘’ Romanenghi (Fey, Timashov) 2-1. 46'46‘’ Andersson (Joly, Mirco Müller) 2-2. 52'48‘’ Fazzini (Hausheer, Verboon) 2-3. 55'05‘’ Arcobello (Quenneville, Fazzini) 2-4. 59'29‘’ Thürkauf (Andersson/a porta vuota) 2-5.
Ajoie: Ciaccio; Zraggen, Brennan; Fey, Scheidegger; Pilet, Thiry; Birbaum; Audette, Gauthier, Macquat; Schmutz, Devos, Hazen; Timashov, Romanenghi, Sopa; Bozon, Garessus, Sciaroni.
Lugano: Koskinen; Mirco Müller, Andersson; Alatalo, Jesper Peltonen; Wolf, Hausheer; Villa; Carr, Thürkauf, Joly; Quenneville, Arcobello, Fazzini; Cjunskis, Ruotsalainen, Zanetti; Peltonen, Verboon, Cormier.
Arbitri: Tscherrig, Mollard; Duc, Gurtner.
Note: 3'888 spettatori. Penalità: 5 x 2‘ contro l'Ajoie; 6 x 2’ contro il Lugano. Tiri in porta: 35-40 (7-13, 13-16 15-11). Ajoie senza Frossard, Rundqvist, Fischer (infortunati), Arnold (squalificato), Asselin e Gelinas (stranieri in soprannumero); Lugano senza Marco Müller, Canonica, Morini, Guerra, Schlegel, Granlund, Patry, Walker (tutti infortunati), LaLeggia (ammalato), Kempe e Snellmann (in soprannumero). Al 57'32‘’ timeout chiesto dall'Ajoie, che gioca senza portiere fino al 58'22‘’ e poi dal 58'58‘’ fino al 59'29‘’. Premiati a fine partita, quali migliori in pista, Matteo Romanenghi e Marc Arcobello.