Il serbo, piuttosto nervoso, classa anche l'affare Ruud e vola in finale al Foro Italico. Dove oggi sfida l'argentino, vincitore nel duello con Shapovalov
«Sento sempre il supporto del pubblico di Roma e oggi è stato bello rivedere la gente sugli spalti. Tanti giovani, che spero possano prendere presto in mano la racchetta e giocare a tennis». Parola di Novak Djokovic, che domani supererà Pete Sampras al secondo gradino più alto del podio per settimane consecutive al primo posto nella classifica Atp: 287. Meglio di solo c'è solo Roger Federer (310). Un risultato che il serbo numero uno al mondo festeggia guadagnandosi l'accesso alla finale al Foro Italico, dopo un successo contro il norvegese Casper Ruud in una domenica, però, segnata anche dalla tensione. Tra liti con l'arbitro per un paio di punti contesi sulla linea (almeno uno a ragione di Nole) e poi un'altra 'pallata' delle sue che gli costa un ammonimento del giudice di sedia. Il 'Djoker' però anche nei momenti delicati riesce a trarsi d'impiccio. Soprattutto grazie agli aces, che alla fine saranno undici. «Da lì si vede che ho fiducia nel mio tennis» dice Nole, dopo una vittoria comunque non delle più agevoli (7-5, 6-3).
E ora il campione serbo aspetta Diego Schwartzman, che gli contenderà lo scettro di re di Roma nella finale in programma già domani. L'argentino, numero 15 dell'Atp, ha eliminato il canadese Denis Shapovalov con il punteggio di 6-4, 5-7, 7-6 (7/4) dopo una partita fiume durata tre ore e un quarto.