SCI ALPINO

Lara Gut, ancora la numero uno nonostante i ‘cattivi pensieri’

La ticinese chiude alla grande, con il successo nell’ultimo superG e la coppetta di specialità, un inverno nel quale ha ipotizzato il ritiro

16 marzo 2023
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Terzo successo stagionale in Coppa del mondo per Lara Gut-Behrami, il secondo in superG, e quarta Coppa di specialità in bacheca: mattinata da sogno sulle nevi andorrane di Soldeu, dove sono in corso le finali stagionali, per la campionessa di Comano.

Con questo successo, colto davanti a Brignone (a 0"22) e Mowinckel (a 0"47), la ticinese ha superato in extremis l’azzurra Elena Curtoni, che aveva 19 lunghezze di vantaggio, e si è imposta nella classifica finale di superG. Dopo le coppette conquistate nel 2014, nel 2016 e nel 2021, si tratta come detto della quarta affermazione per la trentunenne Lara, che quest’anno ha vinto una gara anche in gigante. In totale, salgono a 37 i successi in Cdm per Gut-Behrami, 19 dei quali conquistati in superG.

Ai piedi del podio a Soldeu si è piazzata Corinne Suter (a 0"55), mentre Michelle Gisin ha chiuso ottava a 0"82.

«A un certo punto della carriera», ha detto Lara dopo la gara ai microfoni della Rsi, «ti rendi conto di quanti sacrifici tutte noi facciamo, anche se poi a vincere è una sola. Saluto Nicole Schmidhofer, una grande sciatrice che oggi abbandona l’attività. Dal canto mio, non so se essere più felice per la vittoria, per la prestazione o per la Coppa di specialità».

Nicole Schmidhofer, 34 anni appena compiuti e 16 stagioni di Coppa del mondo, si è infatti ritirata dopo il superG di Soldeu, che ha disputato in Lederhosen e berretto da elfo, fermandosi a salutare amici, parenti e avversarie lungo il tracciato. Per lei, 4 successi in Cdm in carriera, una Coppa di discesa libera e soprattutto il titolo iridato di superG a St. Moritz nel 2017.

Successi e delusioni

La sciatrice ticinese è dunque, la numero 1 in superG, in una stagione iniziata bene e chiusa con un doppio trionfo. Ciò non significa che tutto sia sempre filato liscio. Tra la vittoria a fine novembre nel primo gigante stgionale a Killington e il successo di Soldeu rimangono 109 giorni durante i quali prestazioni e risultati non hanno corrisposto alle attese. Troppe cose non sono andate come aveva immaginato. Nonostante un’estate di ottima preparazione, Lara ha dovuto far fronte a battute d’arresto e, troppo spesso, a risultati che non sono stati quelli corrispondenti al suo talento.

Ipotesi ritiro

Aspettative non soddisfatte che hanno fatto balenare addirittura l’ipotesi di un ritiro... «Nel corso dell’inverno mi sono chiesta più volte se non fosse arrivato il momento di smettere», ha affermato. Lara ha accarezzato questo pensiero fino ai Mondiali di Méribel, lasciati senza la soddisfazione di una medaglia, ma con la decisione di non volersi ritirare per frustrazione e delusione. Ha capito di non sentirsi ancora pronta a una vita da... pensionata. Al contrario, il suo piano di carriera prevede di continuare a gareggiare almeno per i prossimi due inverni. La passione e l’ambizione sono ancora sufficientemente grandi da permetterle di competere con l’élite mondiale e di superare eventuali ulteriori momenti difficili.

D’altro canto, non tutto è scivolato via come acqua di rose nei nove anni trascorsi tra la prima e la quarta Coppa di superG. Il momento più difficile è stato senza dubbio la rottura dei crociati subita sei anni fa durante i Campionati del mondo di St. Moritz, nel bel mezzo della prova di combinata, quando si stava allenando per lo slalom del pomeriggio. Un infortunio che l’aveva colpita l’anno successivo a una delle pietre miliari della sua carriera, la conquista della classifica generale di Coppa del mondo.

Una coppetta... illuminante

Due anni prima del globo di cristallo più importante, la ticinese si era assicurata per la prima volta la coppetta quale migliore specialista della stagione in superG... «È stato in quell’occasione che ho capito per la prima volta di essere in grado non soltanto di vincere una gara ogni tanto, ma di rimanere ai vertici per un’intera stagione e di essere la migliore in una disciplina», rammenta la campionessa rossocrociata.

Lara Gut-Behrami si è confermata la migliore dell’intera stagione, anche perché quando il gioco si è fatto duro, lei ha risposto presente. Nella gara che doveva decidere le sorti della classifica di specialità, la ticinese non ha titubato, a differenza di quanto fatto dalle sue quattro rivali nella corsa alla coppetta: ha messo in fila Brignone e Mowinckel, mentre Hütter e Curtoni (forse penalizzata dalla pesante caduta nella discesa di mercoledì) hanno chiuso lontano dal podio. Secondo la sua stessa valutazione, Lara ha sciato come mai in questo inverno... «Penso sia stato il mio miglior superG della stagione», ha confidato. A ulteriore conferma di quanto abbia meritato la coppa di specialità, quest’inverno l’elvetica è stata la sola a vincere due superG: nelle prime sette gare c’erano state sette vincitrici diverse, alle quali si era aggiunta Marta Bassino in occasione dei Mondiali. Prima di Soldeu, Gut-Behrami si era imposta a St. Anton, lo scorso 15 gennaio