Ciclismo

Alaphilippe: ‘Alla Tudor super motivato’

Dopo una decennio in Belgio, il francese è approdato alla sua nuova squadra, che è svizzera

7 gennaio 2025
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Dopo due lustri trascorsi in Belgio con la maglia della Soudal Quick-Step, dall'inizio di quest'anno il francese Julian Alaphilippe veste i colori della Tudor, formazione elvetica che – per crescere – conta molto su di lui. A 32 anni, il due volte campione del mondo ritiene che fosse ‘il momento ideale per questo grande cambiamento’, forse anche perché la sua avventura belga si è conclusa amaramente per via dei rapporti complicati col patron del club, cioè Patrick Lefevere.

Alaphilippe ha trovato casa per le prossime tre stagioni in una squadra giovane e ambiziosa, patrocinata da sempre (2022) dall'ex fuoriclasse Fabian Cancellara.

«Il progetto mi è piaciuto fin dall'inizio» ha detto il francese alla presentazione della Tudor a Moraira, nel sud della Spagna, «fin dai primi colloqui col direttore sportivo Ricardo Scheidecker, col direttore generale Raphael Meyer e con Fabian. Ho subito voluto far parte di questo gruppo, giovane ma molto ambizioso. Per me è una bella sfida, ho deciso seguendo l'istinto e sono molto contento. Il club ha idee chiare, e ciò mi ha molto motivato».

Chiusa la stagione 2024 al 22° rango della classifica a punti dell'Uci, la formazione svizzera sponsorizzata da un orologiaio di lusso fa ancora parte del secondo gruppo (il Wolrd Tour è riservato alle 18 migliori), e dunque per partecipare alle corse maggiori – come ad esempio il Tour de France – ha bisogno di inviti da parte degli organizzatori.

Una realtà dunque nuova per Alaphilippe che, martedì, ancora non conosceva di preciso il suo programma stagionale: di certo c‘è solo la sua partecipazione alla Figueira Champions Classic, in Portogallo, a partire dal 16 febbraio, e poi al Tour dell'Algarve e, in marzo, alla Parigi-Nizza, a cui la Tudor è stata invitata.

I dirigenti sperano che l'arrivo di Alaphilippe, come quello dell'elvetico Marc Hirschi – grande protagonista del finale di stagione – potrà convincere gli organizzatori a invitarli a più gare possibile. «Spero ci poter fare tutte le corse maggiori», auspica Alaphilippe riferendosi soprattutto alla Grande Boucle, la regine delle competizioni. «Tutti vogliamo andare al Tour, anche se è ancora lontano. Ora voglio ritrovare il mio miglior livello, dopo due stagioni non troppo soddisfacenti».

Quanto alla sua coabitazione con Hirschi, corridore a lui simile, il francese ha detto che è ’un fastidio grasso. Non ci sarà rivalità fra noi. Io, per carattere, sarò sempre un leader, ma sono sempre stato felice di aiutare i miei compagni, e lo sarò anche vedendo Narc raggiungere i suoi obiettivi».