Il norvegese precede, in condizioni difficilissime, Manuel Feller e Clement Noël. Tre svizzeri nella top ten, il migliore è Yule, quarto.
Lo slalom di Garmisch-Partenkirchen si è disputato su una pista ai limiti della praticabilità, per via delle condizioni atmosferiche molto calde. Nella prima manche la pista si è rovinata praticamente subito ed è costata l’eliminazione a diversi big, tra cui Lucas Braathen, Atle Lie McGrath, Johannes Strolz, Giuliano Razzoli e Alex Vinatzer. È andata meglio nella seconda discesa, per la quale si sono qualificati sei rossocrociati.
Henrik Kristoffersen ha approfittato del pettorale numero uno per infliggere distacchi pesantissimi a tutti gli avversari nella prima manche e che ha poi saputo confermare nella seconda. Kristoffersen festeggia così il primo successo stagionale e, di conseguenza, la prima vittoria per il marchio di sci ideato da Marcel Hirscher. Alle sue spalle si è infatti piazzato l’austriaco Manuel Feller, ma a un secondo e ventidue centesimi, terzo il francese Clement Noël (+1"46). Da segnalare anche la caduta del padrone di casa Linus Strasser, secondo dopo la prima manche, uscito mentre vantava un grande vantaggio su Feller.
Daniel Yule ha dovuto combattere duramente per salvare otto centesimi su Stefano Gross, leader parziale al momento della sua discesa, ciò non gli è bastato tuttavia per salire sul podio, dovendosi accontentare della quarta piazza a venticinque centesimi dal francese e 171 dal norvegese. A passare davanti all’italiano c’era già andato vicino Loïc Meillard, partito con lo stesso tempo del connazionale (i due erano quinti dopo la prima manche), che però si è infine dovuto accontentare dell’ottava posizione (+1"96), alle spalle anche di Marc Rochat (settimo a 1"86). Tra i migliori venti è entrato anche Ramon Zenhäusern, che ha confermato il dodicesimo posto della prima manche (un risultato incoraggiante per lui), con un ritardo di circa due secondi.
Tanguy Nef ha conquistato i suoi primi punti stagionali, rimontando dalla ventinovesima alla diciannovesima posizione (+2"46). Più deludente invece la prova di Luca Aerni, mai parso a suo agio sulle nevi tedesche e che ha concluso ventiduesimo (era ventesimo dopo la prima discesa). La pista si è comunque deteriorata considerevolmente, permettendo ai vari Stefano Gross (+21 posizioni e quinto posto finale), Marc Rochat e Alexander Steen Olsen (decimo con venti posizioni recuperate) di entrare nella top ten.