Secondo il presidente della Fifa Gianni Infantino il torneo è stato un successo e ha smentitoi preconcetti sulla Russia
Stadi riempiti al 98 percento, più di un milione di tifosi venuti dall’estero, più di un miliardo di ascolti in televisione: sono solo alcune delle cifre che rendono il Mondiale in Russia «il migliore di sempre», secondo il presidente della Fifa Gianni Infantino. Stilando un bilancio della rassegna iridata, il vallesano ha ringraziato il popolo russo e il suo governo per l’enorme risultato raggiunto. «Non solo a Mosca ma in tutte le città ospitanti i visitatori hanno goduto del calore e dell’ospitalità del popolo russo – ha detto –. Per questo sono stati smentiti molti preconcetti riguardo alla Russia, un Paese che è cambiato e nel quale il calcio non è solo il Mondiale, ma è entrato a far parte del Dna della nazione».
Interrogato sulla situazione politica in Russia, il numero uno del massimo organismo mondiale di questo sport ha risposto che «il calcio non può risolvere tutti i problemi del mondo né cambiare il passato, ma può avere un impatto sul futuro e forse le persone al potere possono trovare ispirazione in quello che stiamo facendo. Ci sono molte ingiustizie nel mondo, molte cose che non funzionano come dovrebbero, non in un singolo Paese, ma nel mondo intero. E certamente dobbiamo tutti provare a cambiare le cose per il meglio. Ma qui siamo al Mondiale, siamo focalizzati sul calcio, sulla celebrazione del calcio. Tra i problemi più grandi nel mondo c’è la mancanza di comunicazione. Il Mondiale può contribuire ad aprire il dialogo, permettere la discussione».
Passando agli aspetti più tecnici del torneo, Infantino ha riconosciuto il grande miglioramento apportato dalla tecnologia... «La Var ha funzionato. I risultati sono estremamente chiari e positivi. Finora nel torneo la Var è stata utilizzata più di 440 volte per un totale di 19 revisioni. Sedici decisioni sbagliate sono state corrette».Secondo i dati del dirigente svizzero, la Var ha portato a un incremento di decisioni corrette dal 95 al 99,2 per cento... «La parola “progresso” significa migliorare le cose rispetto al passato. E la Var è meglio rispetto al passato, è progresso e sta ripulendo il calcio, facendolo più trasparente e onesto». Infantino ha poi menzionato l’elemento «educativo della Var», riferendosi al suo potere deterrente nei confronti del calcio violento. «In questo Mondiale non abbiamo visto un singolo cartellino rosso per calcio violento. Questo non è solo merito della Var ma lo è sicuramente in parte. Infatti i giocatori sanno che le telecamere riprendono tutti i loro movimenti».Quanto alla possibilità che già l’edizione 2022 della Coppa del mondo in Qatar si svolga a 48 squadre (cambiamento già previsto per il 2026) invece che le attuali 32, Infantino ha confessato che «se ne discuterà nei prossimi mesi, inizialmente con il Paese organizzatore». Le date invece sono certe: dal 21 al 18 dicembre.