Alla vigilia del debutto con i russi, che il ticinese e il solettese dovranno saltare, il coach elvetico non perde la fiducia. Infatti i valori migliorano
Niente debutto olimpico contro la Russia, mercoledì mattina (alle 9.40, ora svizzera) per Dario Simion e Denis Malgin. Questo, almeno, è ciò che si evince guardando ai risultati degli esami a cui si sono nuovamente sottoposti i due rossocrociati tuttora in isolamento a Pechino, ovvero il valmaggese Dario Simion e il solettese Denis Malgin. Pur se c’è un elemento che lascia ben sperare per il futuro a breve termine: quel dato è il valore Ct, un dato ricavato dai test Pcr che serve a determinare indirettamente la quantità di carica virale (in sostanza, più tale valore è basso e più alta è la carica) che nel caso di Simion e Malgin col passare del tempo sembra diminuire. Tanto che, dice Lars Weibel, il direttore delle squadre nazionali, «i due giocatori stanno molto bene, tenendo conto delle circostanze». Ciò nonostante, i due attaccanti almeno per il momento debbono restare in isolamento all’esterno del Villaggio olimpico, in apposite strutture allestite dagli organizzatori dei Giochi pechinesi che nelle ultime ore hanno fatto discutere sui media di mezzo mondo. Con le critiche che sono piovute un po’ da ogni dove, riguardanti le condizioni in cui debbono vivere gli atleti, in camere minuscole e non particolarmente pulite, con connessioni WiFi scadenti e pasti non all’altezza di un simile evento. Tanto che è dovuto intervenire il Cio, riconoscendo che le condizioni d’isolamento non erano «abbastanza buone» – sono parole del direttore esecutivo delle Olimpiadi, il vodese Christophe Dubi – ma che nel frattempo gli organizzatori hanno apportato «molti miglioramenti». La delegazione rossocrociata, in ogni caso, non è rimasta a guardare, e per far sentire Simion e Malgin il più possibile parte integrante del gruppo, Patrick Fischer rimane costantemente in contatto con loro, mentre il preparatore atletico ha organizzato degli allenamenti virtuali a distanza.
A proposito di gruppo: comunque ancora positivi, Simion e Malgin ben difficilmente saranno della partita mercoledì, ma ‘Fischi’ per il momento ha deciso di non procedere a ulteriori convocazioni dopo quella di Lukas Frick, il sostituto di Christian Marti, in un contingente che riguardo ai giocatori di movimento ora come ora conta otto difensori e dodici attaccanti, ovvero tanti quanti ne potrà schierare nella sfida d’esordio del torneo con i russi. «Il nostro obiettivo – spiega il coach rossocrociato – è quello di poter reintegrare questi due importanti giocatori nella formazione, e sembra che ciò possa essere possibile. Se nel frattempo avessimo chiamato qualcun altro, avremmo tolto a Dario e a Denis il diritto di mettere piede al Villaggio olimpico».