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Tebogo e McLaughlin accendono Saint Denis. Con tanto di record

Lyles (vittima anche del Covid) e Bol battuti: l'africano è un fulmine e l'americana pure, tanto da chiudere i 400 ostacoli col primato mondiale: 50‘’37

Un finale davvero impressionante
(Keystone)
8 agosto 2024
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Nella notte di Saint Denis stavolta i fari sono puntati soprattutto sui 200 maschili. Dove tutti aspettano l’americano Noah Lyles, che però alla fine è costretto ad accontentarsi del bronzo in 19’’70, battuto anche dal connazionale Bednarek (19’’62) in una prova dominata, a sorpresa, dal ventunenne del Botswana Letsile Tebogo, che divora la pista fino a chiudere in 19’’46, con tanto di nuovo primato africano. Lyles che, fresco di titolo sui 100 m soltanto qualche giorno prima, s’è poi scoperto che ha corso con il Covid, e dopo essere rimasto a lungo a terra senza fiato, s’è fatto portar fuori dallo stadio in sedia a rotelle.

Le attenzioni degli appassionati svizzeri di atletica erano però anche rivolte alla prova di Annik Kälin, la grigionese impegnata sui 200 m dell’eptathlon con la speranza di riuscire magari a migliorare il sesto posto che occupava dopo le prime tre prove. La ventiquattrenne portacolori del Tv Landquart ha termina la sua fatica al quarto posto, in 23’’88 (non lontana quindi dal suo personale di 23’’72), risultato che però non modifica il suo sesto posto nella generale, ora guidata dalla britannica Johnson-Thompson che scippa il primato alla belga Thiam.

Al femminile, però, il momento ‘clou’ arriva attorno alle 21.30, nella finale dei 400 ostacoli, quando la statunitense Sydney McLaughlin è autrice di un’impressionante progressione che stronca la resistenza dell’attesissima Femke Bol, fermando i cronometri su un 50’’37 che diventa anche il nuovo primato del mondo, mentre l’olandese è costretta ad accontentarsi del terzo posto.