Nuoto

A Chiasso le speranze del nuoto elvetico

I Campionati nazionali giovanili 2023 si volgeranno nella città di confine dal 20 al 23 luglio

20 aprile 2023
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Oltre seicento atleti, una settantina di squadre, almeno centocinquanta allenatori e un numero imprecisato di parenti e amici: è un vero esercito quello che Chiasso si prepara a ospitare il prossimo mese di luglio in occasione dei Campionati svizzeri giovanili di nuoto. Ad accogliere le gare sarà una piscina del tutto rinnovata – 5 mesi di lavori per circa 600mila franchi di spesa – a seguito dei problemi tecnici insorti la scorsa estate. Senza dubbio una bella vetrina per la città di confine e tutta la regione, e non solo dal punto di vista strettamente agonistico: un simile evento, infatti, assume importanza anche a livello economico. Lo conferma Nadia Fontana-Lupi, direttrice di Mendrisiotto Turismo: «Nelle date della manifestazione, gli alberghi di tutta la zona sono già tutti pieni da almeno un paio d'anni. Questi Campionati sono una grande occasione promozionale per Chiasso, che proprio un paio di giorni fa – insieme a Locarno, Lugano e Bellinzona, oltre ai quattro Otr e a Ticino Turismo – ha dato vita a Ticino convention bureau con l'obiettivo di continuare a fare in modo che il cantone possa continuare ad accogliere grandi eventi di ogni tipo, sia sportivi sia culturali. Eventi che portano in Ticino persone per uno scopo ben preciso ma che, una volta giunte qui, scoprono quanto abbiamo da offrire a livello turistico e inevitabilmente creano indotto diretto o indiretto. Si tratta di un turismo spalmato su 12 mesi all’anno, staccato dalle attrazioni tipicamente escursionistiche, che sono legate per forza alla natura e alla bella stagione. Per Chiasso, che ha pieno diritto di pretendere attenzione per un certo tipo di turismo, i Campionati nazionali di nuoto sono un’ottima occasione per far pensare a questa città come a una possibile meta, al contrario di quanto si è sempre ritenuto».

Una manifestazione potenzialmente capace di fornire un certo ritorno economico e d'immagine, dunque, ma che prima di tutto va organizzata, e non sarà affatto un'operazione banale. Ci spiega alcuni dettagli Walter Buoninsegni, presidente del comitato organizzatore: «Il gruppo che presiedo è composto da una ventina di persone che si mettono a disposizione in modo molto prezioso. Il lavoro da fare è immenso: bisogna per esempio organizzare più volte i pasti per almeno 600 persone, che saranno preparati e consumati allo Spazio Officina, messoci a disposizione dal Comune. Per lo svolgimento delle gare, invece, sono coinvolte almeno altre 50 persone, fra giudici, cronometristi, speaker eccetera». Gli sforzi, ad ogni modo, non sono solo a livello pratico, ma anche finanziario... «La pandemia, come in ogni ambito, ha lasciato il segno: dieci anni fa, quando organizzammo a Chiasso per l'ultima volta i Campionati nazionali giovanili, era stato molto più facile trovare gli sponsor, senza i quali non sarebbe possibile fare nulla. Oggi ditte e privati fanno più fatica a sostenerci, per questo motivo teniamo ancor di più a ringraziarli».

Ringraziamenti che vanno anche al Comune di Chiasso, come sottolinea Matteo Rossetti, presidente della Società nuoto Chiasso: «La Città ci fornisce un sostegno totale, e l'Ufficio tecnico ha già fatto e farà ancora un lavoro enorme, specie negli ultimi giorni prima delle gare, quando ci sarà da far sorgere un autentico villaggio sportivo con tribune, gazebo, pavimentazioni e quant'altro. Non si può lasciare nulla al caso, si tratta del resto di competizioni importanti, che per quasi tutti gli atleti presenti – che vanno dagli 11 ai 17 anni circa – rappresentano il clou dell'intera stagione agonistica. Sono quattro anni che ci stiamo lavorando: la candidatura presso la Federazione svizzera l’abbiamo infatti inoltrata nel 2019. Siamo molto orgogliosi di organizzare un evento così importante in occasione del 60° di fondazione della Società nuoto Chiasso. Ad aiutarci nel lavoro è anche il fatto che il comitato organizzatore è composto da persone che già avevano messo in piedi i Campionati svizzeri 10 anni fa: l’esperienza e il know-how accumulati ci sono stati e ci saranno molto preziosi. Fra l'altro, quelli furono i primi Campionati nazionali disputati da Noè Ponti. Chissà, magari anche fra i ragazzi in vasca quest’anno ci sarà qualche futura medaglia olimpica. Il nostro sogno sarebbe avere qui Noè durante le gare, magari a premiare qualcuno dei vincitori: dipenderà ovviamente dai suoi impegni agonistici o dai suoi programmi d’allenamento».

Senza dimenticare che un mese prima, il secondo weekend di giugno, anche quest’anno ci sarà il tradizionale Meeting internazionale di Chiasso, anch’esso molto impegnativo per gli organizzatori… «Proprio così. Vi parteciperanno atleti di altissimo livello, ancor più degli altri anni, perché le società vorranno venire a testare la nuova piscina in vista appunto dei Campionati nazionali». Ma come sta il movimento del nuoto nazionale? «Fra gli adulti non è mai stato meglio, dato che abbiamo due medaglie olimpiche, una cosa mai successa nel passato. A livello giovanile, le adesioni sono un po' in calo. Ciò dipende da diversi fattori: prima di tutto ci sono meno bambini rispetto al passato, e poi è aumentata l’offerta. Una volta c’erano solo calcio, ginnastica e nuoto, mentre oggi le possibilità sono quasi infinite. Il problema maggiore per noi, comunque, è quello dell’abbandono: verso i 14-15 anni moltissimi ragazzi smettono di nuotare. È un fenomeno su scala nazionale, lo si sta studiando, ma ancora non si è capito da cosa dipenda: forse qualcuno smette quando capisce di non poter diventare un campione, qualcun altro perché il nostro è uno sport molto faticoso, altri ancora semplicemente perché a quell’età si scoprono altri interessi nella vita».