Hockey

Lugano, la reazione non dà i frutti sperati

Dopo la sonora sconfitta della vigilia nei Grigioni, contro il Losanna bianconeri beffati da un gol di Bozon a meno di quattro minuti dal termine

Fazzini, Arcobello e Carr mettono pressione sulla porta difesa da Keller
(Ti-Press/Golay)
26 ottobre 2024
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Reduce da tre sconfitte filate (con un bottino di due soli gol all’attivo e ben diciassette subiti), i bianconeri tornano in pista qualche ora dopo la scoppola subita a Davos per rialzare subito la testa, contro un Losanna a sua volta diminuito dalle assenze, visto che anche Geoff Ward deve fare a meno di sei titolari. E Luca Gianinazzi decide di mandare in pista la stessa squadra che aveva concluso la sfida di Davos, quindi con Schlegel tra i pali e senza modifiche nel lineup. Ma le cose in pista in avvio non vanno come il coach bianconero vorrebbe, siccome sono subito i vodesi a provarci, e dopo due minuti arriva già il gol d’apertura, firmato da Kuokkanen. La reazione bianconera, tuttavia, non tarda ad arrivare, e alla prima occasione in cui gli ospiti si fanno trovare sbilanciati, Carr e Joly se ne vanno via in 2 contro 1, e la conclusione del québecois non lascia scampo al portiere Keller. Poi, al 5’’45’’, il centro della quarta linea vodese, Benjamin Bougro, si fa buttar fuori per uno sgambetto ai danni di Reichle, e in quei due minuti il Lugano va vicinissimo al vantaggio, con un gran tiro di Fazzini che finisce di poco a lato. L’appuntamento col gol è però solo rinviato, alla prossima superiorità numerica, al dodicesimo minuto spaccato, quando fuori c’è Glauser per aggancio, e Daniel Carr è davvero lesto nell’approfittare di una conclusione da lontano di Alatalo per mettere il puck in rete. Poi, al 14’30’’, Haussener è costretto al fallo d’emergenza per impedire a Jäger di tirare, a tu per tu con Schlegel, e il conseguente rigore viene sbagliato dallo stesso attaccante vodese, con il portiere bianconero che ne intuisce le intenzioni.

Schlegel che, invece, al 24’45’’ nulla può al cospetto di Pajuniemi, che al termine di un momento di pressione davanti alla gabbia, trova il modo di siglare il pareggio, infilando il portiere del Lugano tra i gambali. Il Losanna giustifica la rete del 2-2 giocando parecchi dischi nel settore difensivo ticinese, con la retroguardia bianconera che deve moltiplicare gli sforzi per contenere i tentativi degli ospiti, che al trentesimo colpiscono di nuovo il palo, con Marti, mentre sull’altro fronte Antoine Keller è praticamente inoperoso. Al trentacinquesimo, poi, Fazzini e compagni debbono fare i conti con la penalità inflitta a Jesper Peltonen, spedito fuori per crosscheck, ma riescono a superare indenni il momento difficile. Uno dei tanti, in un secondo tempo giocato praticamente in trincea, con Schlegel chiamato a diversi interventi complicati, per un Lugano che però riesce ad arrivare alla seconda pausa senza incassare altre reti.

Il terzo periodo si apre invece subito con un brivido per Antoine Keller, ma il portiere bianconero riesce a salvarsi sul tentativo di Fazzini. Poi, una nuova penalità per i vodesi, stavolta sul conto di Pajuniemi, regala agli uomini di Gianinazzi il quarto powerplay della serata, ma nonostante un paio di buoni tentativi, l'opportunità sfuma. Il Lugano però prova a insistere giocando con maggior aggressività, con il coach bianconero che anche a causa dell'assenza di Canonica (uscito per infortunio) decide di operare aggiustamenti tra le linee, ad esempio promuovendo Zanetti a fianco di Marco Müller e Sekac. E proprio l'ala numero 11 a poco più di quattro minuti dalla fine si fa buttar fuori per uno sgambetto in fase offensiva, e purtroppo quella penalità sarà all'origine del terzo gol vodese, di Tim Bozon, al 56'17‘’. A quel punto, i ticinesi sono costretti a giocare il tutto per tutto, in un epilogo senza portiere, con Carr che a una ventina di secondi dal termine avrebbe sul bastone il gol del pareggio, ma invece di concludere cincischia e l'occasione sfuma.

Lugano - Losanna (2-1 0-1 0-1) 2-3
Reti: 2’03’’ Kuokkanen (Pajuniemi, Rochette) 0-1. 3’32’’ Joly (Carr, Verboon) 1-1. 12’00’’ Carr (Alatalo, Arcobello/esp. Glauser) 2-1. 24’45’’ Pajuniemi (Kuokkanen) 2-2. 56'17‘’ Bozon (Sklenicka, Pajuniemi/esp. Zanetti) 2-3.
Lugano: Schlegel; Jesper Peltonen, Aebischer; Mirco Müller, Guerra; Alatalo, Hausheer; Meile; Carr, Verboon, Joly; Sekac, Marco Müller, Cormier; Reichle, Canonica, Zanetti; Patry, Arcobello, Fazzini;
Losanna: Keller; Bayreuther, Glauser; Sklenicka, Heldner; Marti, Fiedler; Genazzi, Haas; Oksanen, Suomela, Riat; Bozon, Jäger, Hügli; Rochette, Kuokkanen, Pajuniemi; Holdener, Benjamin Bougro, Jordan Bougro.
Arbitri: Pichaczek (Ger), Hebeisen; Huguet, Urfer.
Note: 4'207 spettatori. Penalità: 4 x 2’ contro entrambe le squadre. Tiri in porta: 34-29 (13-8, 6-12, 15-9). Lugano privo di Thürkauf, Morini, Van Pottelberghe, Dahlström, Zohorna (tutti infortunati), Schultz (non ancora arrivato a Lugano) e Cjunskis (in prestito al Sierre); Losanna senza Raffl, Fuchs, Prassl, Pilut, Frick, Vouardoux (tutti infortunati) e Mémeteau (in soprannumero). Pali: 9’22’’ Benjamin Bougro; 29’01’’ Marti. Al 14’30’’ rigore sbagliato da Jäger (fallo d’emergenza di Hausheer). Lugano nel terzo tempo senza Canonica e Alatalo (usciti entrambi per infortunio). Al 58'17‘’ timeout chiesto dal Lugano, che gioca senza portiere dal 58'17‘’ al 58'31‘’ e dal 58'35‘’ fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori in pista, Niklas Schlegel e Janne Kuokkanen.