Due punti che potevano essere tre. I biancoblù superano 5-4 il Ginevra: decisiva una cannonata di Kubalik al 62'
Continua a muovere la propria classica l'Ambrì, che sin qui - su 8 uscite - è rimasto a secco di punti una sola volta. Due quelli raccolti questa sera dagli uomini di Cereda, che da una parte possono sicuramente rallegrarsi per il successo sul Ginevra - piegato 5-4 all'overtieme con la cannonata di Kubalik, già autore anche del 4-3 al 59‘ -, ma dall'altra hanno anche qualche rimpianto per il 4-4 di Granlund, incassato a soli 5 secondi dalla terza sirena.
Match casalingo che i leventinesi hanno approcciato con Senn confermatissimo tra i pali, dopo l’ottima prova col Davos. In attacco fuori Ang, che al centro della seconda linea ha lasciato spazio al rientrante Maillet.
Se la primissima occasione è stata per le Aquile - con Bertaggia che è andato alla conclusione al 2’ su assist di Spacek, grande ex dell’incontro -, la reazione dell’Ambrì non si è fatta attendere. Prima con Bürgler, fermato dal palo al 6’, poi sull’asse Zwerger-Kubalik, col tiro del ceco che ha impensierito Mayer. Al 18’, contro l’andamento del gioco, sono però stati gli ospiti a portarsi in vantaggio, con un polsino da distanza ravvicinata di Schneller, troppo libero di controllare il puck e prendere la mira (0-1).
Chiamato ad inseguire l’Ambrì ha spinto con insistenza in entrata di secondo tempo, trovando il meritato 1-1 al 25’ con Inti Pestoni, a segno con un tiro chirurgico sotto l’incrocio. Suo, e non poteva essere altrimenti, il gol numero 10’000 dell’HCAP in Lega Nazionale.
Meno di tre minuti dopo i biancoblù hanno conno firmato anche il sorpasso, grazie al secondo sigillo consecutivo di Heim, servito da Heed al 28’. Tornato al gol martedì dopo un lungo digiuno iniziato nella parte finale della scorsa stagione, il numero 44 sta forse ritrovando le migliori sensazioni.
Vantaggio che però è stato di breve durata, poiché al 32’, un po’ dal “nulla”, è arrivato il 2-2 di Tim Berni, che ha superato Senn (coperto) con un tiro velenoso dalla blu. Da lì il Ginevra è cresciuto e ha messo pressione ai biancoblù, che - dopo aver superato indenni un’inferiorità numerica - sono tornati a graffiare. E questa volta il powerplay ha funzionato perfettamente. Con Praplan sulla panchina dei cattivi sono bastati 10 secondi per trovare la via del gol, con una deviazione nello slot di Maillet su tiro di Virtanen (ancora da confermare un possibile secondo tocco di Landry, al quale attualmente è stato attribuito il gol del 3-2).
Botta e risposta che è continuato nel terzo tempo, con l'immediato 3-3 di Jooris e il risultato di nuovo in parità. Periodo che è poi scivolato via in equilibrio fino al 58'02", quando l'Ambrì ha sfondato con un'azione da applausi. Zwerger ha innescato Landry, che ha servito alle sue spalle Virtanen. A quel punto, con un lettura di gioca perfetta, il finnico ha pescato Kubalik nello slot, che con un tocco ravvicinato ha trafitto Mayer e siglato il 4-3. Partita finita? Macché. Nell'assalto finale - con Curran penalizzato e le Aquile in 6 contro 4 - è arrivata la beffa ad opera di Markus Granlund, autore del 4-4 a 5 secondi dal 60’.
Overtime come di consueto subito nel vivo e ricco di occasioni, con Kubalik che ha deciso il match al 62‘. Servito da Zwerger, lo sniper ceco ha fulminato Mayer con un tiro al volo dei suoi.
Reti: 17'48” Schneller (Hartikainen) 0-1; 24’44” Pestoni (Virtanen) 1-1; 27’23” Heim (De Luca, Heed) 2-1; 31’44” Berni (Richard) 2-2; 38’53” Landry (Virtanen, Zwerger) 3-2; 42'30" Jooris (Maillard) 3-3; 58'02" Kubalik (Virtanen, Landry) 4-3; 59'55" Granlund (Hartikainen, Ricahrd) 4-4; 61'31" Kubalik (Zwerger, Virtanen) 5-4.
Ambrì: Senn; Curran, Heed; Zgraggen, Virtanen; Zaccheo Dotti, Wüthrich; Terraneo; Pestoni, Heim, De Luca; Lilja, Maillet, Bürgler; Kubalik, Landry, Zwerger; Douay, Müller, Grassi; Muggli.
Arbitri: Borga, Hungerbühlrt; Meusy, Bürgy.
Note: 6’210 spettatori. Penalità: Ambrì 2x2’; Ginevra 2x2’.