Hockey

Ambrì, un finale in trincea per il primo successo da tre punti

In rimonta, i biancoblù sbancano la BossardArena in una partita che è un crescendo, decisa dai gol di Bürgler, Müller e Virtanen, a cinque contro tre

Gilles Senn dice di no sul tentativo di Attilio Biasca
(Keystone)
24 settembre 2024
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Arriva dalla BossardArena il primo successo pieno dell'Ambrì, che si presenta a Zugo costretto a far senza anche Isacco Dotti, a sua volta infortunato, ciò che spinge Cereda a giocare la carta dei tre stranieri in difesa, pur se il debutto in biancoblù di Kodie Curran costringe ovviamente Juvonen a tornare in tribuna. Per il suo sostituto, Gilles Senn, il primo brivido arriva appena sette secondi dopo il via, quando il ventottenne vallesano si fa sorprendere da un appoggio da lontano di Bengtsson, e lo stesso probabilmente capita allo zugano Wingerli, che non ne sa approfittare.

Il primo tempo scorre via veloce, con lo Zugo che detta i ritmi del confronto, mentre l’Ambrì lavora con grande energia, cercando di chiudere ogni varco. Tuttavia, quando gli uomini di Tangnes accelerano sono impressionanti, e basta distrarsi un attimo per andare in grande difficoltà: è proprio quello che succede al settimo minuto, ma per fortuna dei biancoblù il liberissimo Künzle, dimenticato da tutti davanti a Senn, sul suggerimento da dietro la porta di Biasca invece di tirare a colpo sicuro cerca il passaggio di troppo.

L’Ambrì prova a rendersi minaccioso a sua volta con l’ottimo taglio del debuttante Curran in direzione di Tim Muggli, che però capisce tardi l’idea e non ne approfitta. In ogni caso, Martschini e compagni continuano a essere i più ispirati in pista, e a furia di spingere, logicamente, arriva anche il vantaggio dei Tori, al 14’26’’: Kovar difende bene un disco alle assi e poi serve Vozenilek, il cui centro prende alla sprovvista Heed, anticipato dal fulmineo tocco di Hofmann che non lascia scampo a Senn.

L’occasione migliore per i biancoblù arriva paradossalmente in shorthand, al diciottesimo, quando capitan Grassi è sulla panchina dei puniti per essersi scagliato su Schlumpf che qualche istante prima aveva provato a prendersela con Kubalik, e lo stesso fuoriclasse ceco è lesto a intuire il servizio all'indietro di Kovar per Carlsson, per presentarsi poi tutto solo davanti a un Tim Wolf confermato tra i pali visto l’infortunio occorso a Genoni, ma l’ex portiere dell’Ajoie esce vincitore dal duello, intercettando la conclusione a fil di palo.

Nel periodo centrale Luca Cereda prova a cambiare qualcosa, con De Luca che finisce in linea con Ang e Lilja, mentre Pestoni viene piazzato a fianco di Bürgler e Heim. Ed è proprio quel blocco a trovare l’improvviso pareggio, al 27’35’’, quando l’ala numero 87 trova il modo di bucare Tim Wolf con la complicità del velo di Heim, dopo che il boxplay biancoblù, molto aggressivo, era riuscito a superare una seconda penalità, al venticinquestimo, stavolta per uno sgambetto di Heed ai danni di Senteler.

E non finisce lì: passano poco più che due minuti e mezzo e Miles Müller trova il modo di festeggiare il suo primo gol in National League, con Tim Wolf che nell’occasione la combina grossa, lasciandosi sfuggire il disco sul primo palo (1-2, al 30’14’’). Lo Zugo sembra accusare il colpo, e l’Ambrì prova ad approfittarne, ma la conclusione dalla distanza di Ang al 31’41’’ si stampa sulla traversa.

Quindi, al 5’01’’ dalla seconda pausa arriva una scena che farà discutere. Poco dopo che Tim Heed è ancora costretto ad accomodarsi in panchina, di nuovo per sgambetto, lo Zugo sfrutta subito la penalità per pareggiare i conti. Tuttavia, il pareggio di Simion viene subito annullato dall’arbitro Stricker, che fischia immediatamente, interrompendo il gioco, al momento del violento slap dalla blu di Bengtsson, credendo che il puck avesse colpito il portiere in testa, mentre invece il disco gli era finito sulla spalla. A quel punto, jn ogni caso, l’azione era da considerarsi conclusa, quindi il tocco a porta vuota di Simion è avvenuto a gioco fermo.

Poi, come era già successo nel primo tempo, i biancoblù vanno vicini al gol in shorthand, con Kubalik che libera improvvisamente Landry, il cui backhand da due passi non sorprende però Wolf. Al 38’46’’ l’occasione di ritrovarsi in pista a 5 contro 4 è per i ticinesi (fuori Wingerli per bastone alto), e Lilja si crea subito una buona opportunità, ma la sua deviazione su conclusione di Virtanen non ha fortuna. Fortuna che invece ha Gilles Senn nei primissimi istanti del terzo tempo, quando Leuenberger si ritrova tutto solo davanti al portiere biancoblù, dopo un puck mal gestito da Heim, e Leuenberger trova un clamoroso palo a portiere battuto.

Al 45’41’’ l’Ambrì ha una nuova opportunità per allungare, quando Balestra finisce a sua volta in panchina per aver messo il suo bastone tra i pattini di Pestoni: i biancoblù insistono, il disco gira bene, e dopo che lo Zugo si fa buttar fuori anche un secondo giocatore (di nuovo Wingerli, stavolta per uno sgambetto a Pestoni), arriva anche il gol, in doppia superiorità numerica, con uno slap dalla blu di Virtanen. Lo stesso Virtanen che, poco dopo, sul finire della seconda penalità, va vicinissimo al 4-1. In gol, invece, ma quello del 3-2, festeggiano quelli dello Zugo, al 51’11’’, con Geisser che si ritrova davanti un puck arrivato un po’ dal nulla, e fa secco l’incolpevole Senn. La BossardArena esulta, ma lo staff tecnico leventinese chiede subito il coach’s challenge, per verificare se in precedenza ci fosse stato o no un offside sul conto di Künzle: dopo una lunga analisi, i due linesman sono costretti ad ammettere che le immagini sono inconcludenti, così la rete viene convalidata e in più l’Ambrì si ritrova sul ghiaccio con un uomo in meno, con una penalità per ritardo di gioco, fortunatamente superata senza danni. Lo Zugo però continua a premere, e a poco più di quattro minuti dal sessantesimo Senn è costretto al miracolo per fermare il lanciatissimo Senteler, dopo errore di Zaccheo Dotti. Spegnendo definitivamente i sogni di rimonta dei Tori.

Zugo - Ambrì Piotta (0-1 0-2 1-1) 2-3
Reti: 14'26‘’ Hofmann (Vozenilek, Kovar) 1-0. 27'35‘’ Bürgler 1-1. 30'14‘’ Müller 1-2. 47'28‘’ Virtanen (esp. Balestra e Wingerli) 1-3. 51'11‘’ Geisser (Carlsson) 2-3.
Zugo: Wolf; Geisser, Bengtsson; Carlsson, Balestra; Riva, Schlumpf; Stadler; Hofmann, Kovar, Vozenilek; Herzog, Olofsson, Martschini; Künzle, Senteler, Biasca; Eggenberger, Wingerli, Simion; Leuenberger.
Ambrì Piotta: Senn; Zgraggen, Virtanen; Curran, Heed; Zaccheo Dotti, Wütrich; Terraneo; Müller, Heim, Tim Muggli; Lilja, Ang, Bürgler; Kubalik, Landry, Zwerger; Pestoni, De Luca, Grassi; Brüschweiler.
Arbitri: Kaukokari (Fin), Stricker; Bürgy, Meusy.
Note: 7'037 spettatori. Penalità: 3 x 2’ contro lo Zugo; 4 x 2’ contro l'Ambrì Piotta. Tiri in porta: 36-26 (18-6, 11-10, 7-11). Zugo privo di Leon Muggli (infortunato), Hansson (straniero in soprannumero) e Lindemann; Ambrì senza Maillet, Isacco Dotti, Douay, Pezzullo, Kostner, Hedlund (tutti infortunati) e Juvonen (straniero in soprannumero). Pali: 31'41‘’ Ang (traversa), 40'12‘’ Leuenberger. Al 51'11‘’ coach's challenge chiesto dall'Ambrì. Al 58'29‘’ timeout dello Zugo, che gioca senza portiere fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Grégory Hofmann e Jesse Virtanen.

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