Alla BcfArena sale a 4 la striscia di insuccessi dei biancoblù, che restano in partita fino al terzo tempo e alla penalità disciplinare inflitta a Dauphin
Reduce da tre sconfitte di fila in questo inizio di 2024, fedele al suo concetto alla Bcf Arena l’Ambrì parte subito forte, guadagnando un paio di dischi interessanti in attacco e schiacciando anche i padroni di casa nel proprio terzo. Nonostante tutto, però, sono gli uomini di Dubé ad aprire le marcature, già al 2’43’’, grazie a Benoît Jecker, dopo un primissimo, pericoloso tentativo di Sprunger, che manca di poco l’impatto col disco a Juvonen: disturbato (regolarmente) da Walser, Juvonen non riesce a captare il puck come vorrebbe, lasciandoselo poi sfuggire alle spalle, per la gioia del difensore friborghese rinforzo biancoblù alla Spengler, che festeggia il suo terzo gol della stagione. La risposta ticinese è affidata a un bello spunto sulla sinistra di Dauphin, che Eggenberger non riesce però a sfruttare, e poco dopo è Berra a dover compiere un intervento decisivo per negare a Pestoni, autore di un’improvvisa conclusione, la gioia del gol. Che la partita sia definitivamente lanciata lo si capisce qualche istante dopo, quando un gran servizio di Borgman lancia in velocità ancora Walser, che si presenta davanti a Juvonen ma il suo tocco si stampa sulla traversa. E poco dopo è Wütrich a colpire il palo della gabbia di Berra, forse anche sorpreso dal lavoro di disturbo di Dauphin. In ogni caso l’Ambrì è più che mai in partita, e al decimo minuto dopo Zwerger e Grassi a dialogare in entrata di terzo, ma l’austriaco invece di tirare opta per un passaggio che non è di quelli felici. Così come non è felice il lavoro del powerplay biancoblù al diciassettesimo, quando Dufner viene spedito in panchina per uno sgambetto a Pestoni, e in quei due minuti i più vicini al gol sono i padroni di casa, con Bertschy che si presenta tutto solo davanti a Juvonen ma non riesce a batterlo, e poi poco dopo i burgundi si creano una nuova opportunità in 2 contro 1, con Eggenberger che riesce però a metterci una pezza.
E una pezza ancor più grossa, in avvio di periodo centrale, la mette il portiere Juvonen, che chiude la porta in faccia a Sprunger sul finire di una superiorità numerica fischiata nell’epilogo del primo tempo a Fohrler, reo di aver reagito a una provocazione di Mottet. La risposta biancoblù è un tentativo di Landry lanciato da Virtanen, ma Dufner gli sbarra la strada. Poco dopo Pestoni in versione topscorer si guadagna una seconda superiorità numerica, sfruttando la propria capacità nel proteggere il disco: il secondo powerplay di serata ha tutta un’altra faccia, e dopo un paio di tentativi schermati di Eggenberger, un’ottima intuizione di Pestoni libera al tiro Bürgler, il cui tiro arriva in porta quando, però, quest’ultima non si trovava più nei ritti, dopo essere stata spostata da Berra. Dalle immagini tivù gli arbitri si convincono che la traiettoria del tiro sarebbe comunque arrivata in porta, e così accordano il gol. Il problema per i biancoblù è che tra il pareggio di Bürgler al 25’28’’ e il nuovo vantaggio friborghese (25’49’’) passano appena venti secondi, con i biancoblù che oltre a farsi sorprendere da un disco profondo di Gunderson si fanno trovare malposizionati, e il liberissimo De la Rose buca Juvonen con un tiro secco. Al 26’51’’ una nuova penalità guadagnata da Pestoni (ed è la terza di serata) offre una nuova superiorità ai biancoblù, che schiacciano il Friborgo nel terzo e danno davvero l’impressione di poter pervenire al pareggio, finché piuttosto ingenuamente Dauphin si fa buttar fuori a sua volta, allontanando dietro la gabbia il bastone di Borgman che era sfuggito dalle mani del difensore svedese. Ma non finisce lì: qualche istante più tardi è Zaccheo Dotti a farsi buttar fuori per trattenuta, ma dopo aver superato 9 secondi a 3 contro 5 i ticinesi finiscono col capitolare nuovamente, con l’involontaria complicità ancora di Dauphin, il cui bastone si trova sulla traiettoria dello ‘slap’ dalla distanza di Borgman, e quella deviazione per Juvonen è semplicemente imparabile.
Dal 3-1 in poi specialmente, il Friborgo sembra giocare sul velluto, e le opportunità offensive per i ticinesi si fanno sempre più rare, ma la partita rimane viva, e in avvio di terzo periodo Grassi e compagni tornano a farsi vedere con maggiore regolarità nel terzo difensivo dei Dragoni. Tuttavia, le occasioni davvero immancabili davanti a Berra non ci sono, e al 48'24‘’ un cambio scorretto costringe i biancoblù a restare sul ghiaccio dapprima in quattro e poi in tre, per uno ‘slew footing’ sul conto di Dauphin, con l'Ambrì che si ritrova così in doppia inferiorità numerica per 1'19‘’, con Juvonen che dapprima compie un miracolo su tiro di Wallmark – oltretutto con Lilja che si trascina dolorante dopo aver bloccato un primo ’slap’ di Sörensen –, ma nulla può sulla seconda bordata del topscorer del Friborgo: è il 4-1 al 49'44‘’ (seguito poco dopo dal 5-1 di Wallmark e dal 6-1 di Walser, entrambi a 5 contro 4), e la partita definitivamente si chiude lì.
Friborgo - Ambrì Piotta (1-0 2-1 3-1) 6-2
Reti: 2’43’’ Jecker 1-0. 25'28‘’ Bürgler (Pestoni/esp. Streule) 1-1. 25'49‘’ De la Rose (Bertschy, Gunderson) 2-1. 31'27‘’ Borgman (Mottet/autorete Dauphin) 3-1. 49'44‘’ Sörensen (Gunderson, Wallmark/esp. Pestoni per la panchina e Dauphin) 4-1. 50'26‘’ Wallmark (De la Rose, Mottet/esp. Dauphin) 5-1. 51'46‘’ Walser (Diaz, Bykov/esp. Dauphin) 6-1. 55'10‘’ Douay (Eggenberger, Kneubuehler) 6-2.
Friborgo: Berra; Jecker, Gunderson; Borgman, Diaz; Dufner, Streule; Seiler; Mottet, Wallmark, Sörensen; DiDomenico, Schmid, Sprunger; Jörg, Walser, Binias; Bykov, De la Rose, Bertschy.
Ambrì Piotta: Juvonen; Pezzullo, Heed; Virtanen, Fohrler; Zaccheo Dotti, Zündel; Wüthrich; Kneubuehler, Heim, Bürgler; Formenton, Landry, Pestoni; Lilja, Dauphin, Eggenberger; Zwerger, Grassi, Douay; Hofer.
Arbitri: Tscherrig, Hungerbühler; Burgy, Gurtner.
Note: 9’075 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 5 x 2’ contro il Friborgo; 5 x 2’ + 1 x 5‘ e penalità disciplinare di partita (Dauphin, al 49'05’‘) contro l’Ambrì Piotta. Tiri in porta: 45-24 (13-8, 16-9, 12-7). Friborgo privo di Sutter e Marchon (infortunati); Ambrì Piotta senza Isacco Dotti, Kostner, De Luca (infortunati), Spacek, Terraneo (in soprannumero) e Brüschweiler (in prestito al Visp). Pali: 6’05’’ Walser (traversa), 6’49’’ Wüthrich, 54'30’' Landry. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Andreas Borgman e Inti Pestoni.