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‘Dopo la pausa non potevamo ricominciare meglio’

Grazie a sei reti al Davos il Lugano festeggia un weekend da en-plein e una grande prova di squadra. Peltonen: ‘Tanto tempo trascorso nel terzo d'attacco’

Fazzini mattatore del weekend: ‘Quando segna lui è un toccasana per tutti’
(Ti-Press/Piccoli)
19 novembre 2023
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Lugano – Quando si hanno quattro linee d’attacco in grado di creare gioco, due portieri in buona forma e dei difensori solidi a prescindere dal compagno di linea, ecco che ci si può anche permettere di alzare un attimo prima della fine il pedale dal gas. Contro il Davos il Lugano si è infatti imposto per 6-4, ma dopo essersi portato su un 6-2 ben più congruo per quanto visto sul ghiaccio, come testimonia il bilancio dei tiri in porta di 42-25. «È una statistica che dice molto – conferma il difensore bianconero Jesper Peltonen – siamo stati solidi difensivamente e al contempo abbiamo creato molto in attacco, passando molto tempo nel loro terzo e abbiamo sfruttato bene le nostre occasioni».

Avete inoltre reagito molto bene alla doppietta di Stransky, che ha portato il risultato dal 2-0, firmato Fazzini e Carr, al 2-2 a cavallo della prima pausa, con i ferri colpiti da Morini e Granlund, la tua conclusione pericolosa e il tentativo del duo Fazzini-Granlund, prima delle fondamentali reti di Wolf e Alatalo: «Sì, siamo subito tornati in avanti, non ci siamo soffermati su quanto successo e abbiamo immediatamente ripreso a fare il nostro gioco. D’altro canto un finale come questo non possiamo permettercelo, forse abbiamo dormito un po’, anche se l’importante è aver vinto».

Il primo weekend dalla ripresa del campionato si conclude dunque con un bottino di sei punti, merito anche di un powerplay decisamente produttivo: «Ci abbiamo lavorato molto durante la pausa, abbiamo anche cambiato leggermente la formazione e in questo momento sta funzionando tutto bene. Anche per me passare da Andersson a LaLeggia non è un problema, sono due ottimi giocatori. Non potevamo ricominciare meglio di così, speriamo di andare avanti in questa maniera».

Adesso avete un paio di giorni di libero, prima di affrontare Langnau (giovedì) e Berna (venerdì), su cosa dovrete concentrarvi? «Lavoreremo un po’ su tutti gli aspetti del gioco, ma in particolare sulla forza e sulla resistenza, sulla difesa e sulle situazioni speciali. Ma la cosa più importante è lavorare duramente ogni giorno».

La prima volta contro Aleksi

Com’è stato affrontare tuo fratello gemello Aleksi? «Fantastico era la nostra prima vera partita da avversari, è stata una bellissima esperienza e non vedo l’ora che accada di nuovo. Non abbiamo scommesso nulla, ma forse riuscirò a farmi pagare una cena».

Già perché in occasione della trasferta nei Grigioni, Aleksi era ancora sospeso a causa della mancata corretta dichiarazione di un medicamento all’antidoping. Un periodo difficile per tutta la famiglia? «È stata veramente dura, ha lavorato molto intensamente per tutta l’estate e poi è accaduto questo strano errore. Io stesso sono rimasto un po’ scioccato, mi è dispiaciuto per lui che ha dovuto affrontare la questione da solo, mi sono detto che una cosa così non poteva accadere. Perlomeno dopo due mesi tutto si è risolto e le accuse sono cadute».

«Tornando a Lugano, mi sono tornati dei ricordi dei tre anni vissuti qui, mi ci trovo benissimo, inoltre è bellissimo indossare la stessa maglia di mio padre. Volevo stabilirmi rapidamente come un difensore solido, ci sono riuscito ma ho ancora molto margine di miglioramento».

‘Alla lunga siamo stati ripagati’

Luca Gianinazzi è un allenatore felice: «Siamo stati pronti dall’inizio, mi è piaciuta l’intensità sui sessanta minuti, il secondo tempo è stato il migliore e possiamo essere soddisfatti del risultato. Siamo riusciti a mettere il Davos sotto pressione nel suo terzo, anche nel terzo periodo, e alla lunga siamo stati ripagati. Tuttavia non sono soddisfatto di come abbiamo difeso negli ultimi minuti, Schlegel ha fatto la sua partita e in un paio di circostanze ha dovuto esibire alcuni interventi difficili».

Eppure non era facile recuperare dalla trasferta a Ginevra, contro un avversario al primo impegno del weekend… «Mi è piaciuto il carattere in una situazione sicuramente non ideale e francamente anormale. Non sono comunque io a fare il calendario, per cui avevamo due opzioni, piangerci addosso o reagire e trovare le energie rimaste, come siamo stati bravi a fare. Sinceramente a nessun allenatore fa piacere vedere i propri giocatori assentarsi per andare con la Nazionale, ma l’aspetto positivo è che possono giocare a un alto ritmo e livello, ora però questi giocatori (Mirco Müller, Thürkauf, Morini, Zanetti, Wolf e Cjunskis, ndr) dovranno essere bravi a gestire le energie».

Il mattatore del finesettimana è indubbiamente Luca Fazzini, autore di tre reti in due incontri (suo infatti il 6-2, immediatamente dopo la quinta rete di Arcobello), ma non solo lui… «Questo weekend la prima linea ha segnato relativamente poco, mi è piaciuta particolarmente la quarta linea che ha disputato molti minuti e svolgendo un ottimo lavoro difensivo. Con questa intensità e qualità hanno dato una grossa mano. Inoltre anche altri giocatori poco appariscenti come Wolf, con la sua attitudine esemplare, sono fondamentali per noi. Quanto a Fazzini, segnare è qualcosa che ha nel sangue e quando ci riesce è un toccasana per lui e per tutta la squadra. Credo che la seconda linea in generale abbia offerto un’ottima prestazione, alzando il livello rispetto a venerdì».