UNIHOCKEY

Finale, Kanulainen e i rossoblù sono più vivi che mai

Il fattore casalingo si è rivelato determinante nei primi due atti della serie che oppone il Ticino Unihockey al Wasa San Gallo

Per Massimo Bazzuri e compagni la sfida continua
(Ti-Press/Golay)
2 aprile 2025
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Il fattore casalingo si è rivelato determinante durante il primo weekend della finale del campionato cadetto. Dopo che i rossoblù si erano imposti nella prima sfida, sabato, gli avversari del San Gallo hanno pareggiato i conti il giorno dopo, al termine di due partite equilibrate, con momenti di ottimo gioco da parte ticinese ma pure qualche rimpianto per le occasioni sprecate.

Nella prima partita il Ticino ha dimostrato sin da subito grande determinazione, opposto a un avversario che si è reso pericoloso fin dai primi cambi, anche se pure i padroni di casa hanno avuto diverse occasioni, come quando Mattia Tomatis ha colpito la traversa. Nel secondo periodo i rossoblù sono riusciti a portarsi in vantaggio 2-0, grazie alle reti di Kainulainen e Gervasoni. Il San Gallo ha ben presto accorciato le distanze sfruttando un errore difensivo, ma i padroni di casa hanno saputo reagire, trovando soltanto 40 secondi dopo la rete del 3-1 di Surakka. La formazione di casa ha continuato a creare opportunità da rete, e nel terzo periodo Kainulainen ha trovato una doppietta che ha portato il Ticino sul 5-1, mentre gli avversari si sono affidati alle giocate di Pablo Mariotti per cercare di rientrare in partita: il tentativo di rimonta del Wasa, riportatosi fin sul -2, è stato però stoppato da Gervasoni, autore del sesto gol che sarà pure quello decisivo, prima di un finale concitato che sarebbe potuto esserlo meno, se solo i ticinesi fossero stati più precisi sotto porta.

Nella seconda sfida, giocata domenica su un fondo di gioco molto veloce, il San Gallo ha imposto un ritmo elevato sin dai primi minuti, schiacciando i rossoblù nella loro metà campo e portandosi rapidamente sul 3-0. Un quarto gol arrivato ancor prima della fine del primo tempo ha reso ancora più ardua la missione di rimonta. Nel secondo periodo, dopo aver subito un’altra rete in inferiorità numerica, la formazione ticinese ha reagito con il solito Kainulainen, che ha trovato un bel gol in powerplay. Il terzo tempo ha visto gli ospiti spingere con determinazione, ma nonostante il possesso e alcune occasioni nitide la rimonta non si è concretizzata, pur se dopo il 2-5 di Dahlström il coach rossoblù ha deciso di togliere il portiere per aumentare la pressione offensiva, scelta coraggiosa che ha portato alla rete di Margni e a un’altra clamorosa occasione, purtroppo non concretizzata. Nonostante la buona reazione, il divario creato nel primo periodo è risultato troppo grande per essere colmato, ma ora che la finale torna a Bellinzona – sabato pomeriggio, alle 18 –, Tomatis e compagni avranno l’occasione di rifarsi mostrando il vero valore della squadra.