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‘Una vittoria che è un toccasana per il mentale’

Il Lugano conquista tre punti contro il Kloten, con efficacia e solidità. Gianinazzi: ‘La difesa sarà la chiave per il resto della stagione’

LaLeggia e Schlegel possono tornare a festeggiare
(Ti-Press/Golay)
6 novembre 2023
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Lugano – Non è sicuramente stata la prestazione più brillante e dominante della stagione, ma contro il Kloten per il Lugano l’unica cosa che contava era la vittoria. E i tre punti sono arrivati, grazie all’efficacia nello sfruttare gli errori degli avversari nel primo tempo e a una buona gestione del vantaggio nei due successivi. La necessità di avere un periodo di riposo è però apparsa evidente tra le fila bianconere, come conferma Matthew Verboon: «Abbiamo avuto molti infortuni, per due o tre settimane in caso di un’ulteriore defezione avremmo dovuto ricorrere agli U20. Questa pausa ci fa piacere e serve anche per dare un po’ di riposo alla prima linea che ci ha trascinato finora».

Dopo tre sconfitte consecutive era fondamentale chiudere con un successo: «Fa molto piacere tornare a vincere e con la pausa in arrivo e un lungo periodo senza partite è un toccasana per il mentale. Siamo stati capaci di approfittare dei loro errori e poi di difenderci bene nel finale, per cui la nostra è stata una buona partita. In particolare a inizio stagione capitava spesso che ci creassimo molte occasioni, ma che non arrivassimo a vincere, mentre ora la situazione è cambiata, non abbiamo forse il volume di gioco che desideriamo, ma siamo in grado di sfruttare le occasioni che ci costruiamo. Perdere il derby ha fatto male al morale, quindi è stato importante tornare a vincere, anche per i tifosi che sono sempre incredibili dopo ogni partita e il loro sostegno ci aiuta».

Nel finale di gara lo stesso numero 13 è stato fondamentale per gestire le inferiorità numeriche, nonostante il duro colpo subito al 54’, a conferma di un ottimo inizio di stagione: «Il livello è molto più alto rispetto a quello a cui ero abituato negli ultimi anni, ho dovuto fare parecchi aggiustamenti al mio gioco, è bello avere la fiducia degli allenatori anche per gli ultimi minuti e il boxplay. Non mi sono messo degli obiettivi di reti e punti, voglio solo giocare il più possibile e dare qualcosa alla squadra per aiutarla a vincere. In più anche offensivamente sta andando bene, per cui sono contento di tutto».

Il passaggio dall’Ncaa alla National League sembra dunque essere riuscito… «Qua gioco contro adulti, tutti molto grandi, mentre in precedenza mi ritrovavo spesso contro ragazzi più giovani che riuscivo a dominare, mentre adesso mi sono dovuto abituare a un gioco più fisico. La vita nello spogliatoio è più o meno la stessa, la grossa differenza per me è che ora ho concluso gli studi e posso concentrarmi al 100% sull’hockey. La vita in Ticino è tranquilla e, a parte questi ultimi giorni, è spesso bel tempo, per cui mi piace veramente. Inolte sono in linea con Arcobello, che ha tantissima esperienza in questa lega e proviene pure lui dall’Ncaa, mi aiuta anche fuori dal ghiaccio».

‘I giovani hanno bisogno di fiducia e di sbagliare’

E sono proprio stati i giovani a fare la differenza in questa partita, con il gol di Patry su un fronte e gli errori fatali di Meier e Reinbacher sull’altro: «È responsabilità degli allenatori dare fiducia ai giovani, sapendo che questi commetteranno degli errori, che però possono fare bene. Io stesso ne ho fatti, ma sono contento di essere sempre stato supportato dagli allenatori e che così ci lasciano migliorare. Patry rientra e segna presto, sono cose che fanno bene al morale, anche la mia linea è riuscita a segnare, Carr, Joly e Thürkauf ci hanno trascinati finora, adesso tocca alle altre linee alzare il livello».

Dopo ventun giornate per coach Gianinazzi è invece il momento del primo bilancio: «Siamo già quasi a metà regular season, ma ora arriva la parte veramente interessante. Come detto a inizio stagione il nostro obiettivo è quello di fare i playoff e di farli dalla miglior posizione possibile, per ora siamo in linea per riuscirci, quindi possiamo essere ottimisti, continuando ad avere il coltello tra i denti per guadagnarci ciò che vogliamo. Nelle ultime partite, a parte forse Zugo, abbiamo segnato regolarmente, della produzione offensiva possiamo dunque essere soddisfatti, dell’efficacia difensiva meno. E questa è per noi la chiave, infatti abbiamo successo se subiamo poche reti, mentre non ne abbiamo se ne subiamo parecchie».

Il 30enne è inoltre soddisfatto per quanto visto contro gli Aviatori: «Ci voleva una vittoria prima della pausa, è stata una bella reazione rispetto a venerdì, non tanto per la prestazione, ma più per il carattere. Partite del genere devi vincerle come squadra, solo nel secondo tempo ci siamo complicati un po’ la vita, ma è normale, quando si è in vantaggio diventa veramente difficile gestire tutto l’incontro. Inoltre hanno segnato nomi diversi dal solito, anche questo è un buon segnale».

A fronte di uno Schlegel ancora una volta sontuoso (eppure nuovamente escluso dalla rosa rossocrociata), ci sono diversi elementi che ora possono approfittarne per recuperare il loro miglior ritmo, come Granlund, Fazzini o Ruotsalainen… «La scelta di Schlegel è stata perdente due volte e vincente una. Sul perché non sia in Nazionale bisognerebbe chiedere a Fischer, io di certo non mi strappo i capelli per la sua mancata convocazione. Così come non mi sarebbe dispiaciuto se non avesse chiamato Thürkauf. Ruotsalainen effettivamente non è sui livelli di produzione offensiva a lui consoni, ma è anche vero che nelle prime giornate ha colpito cinque-sei pali e anche contro il Kloten non è riuscito a segnare a porta vuota, infatti le occasioni le ha avute e non sono preoccupato. Inoltre ha giocato spesso con Cjunskis e Zanetti, prendendosi la responsabilità di trascinare due giovani e lo ha fatto egregiamente, sia a livello di attitudine, sia di gioco difensivo».

Intanto però dal 23’ i bianconeri hanno dovuto fare a meno di Walker, capitombolato con violenza contro la balaustra: «Julian ha preso un gran colpo a tutto il corpo, la situazione a fine partita non guardava fuori benissimo, ma nei prossimi giorni avrà i test medici e ne sapremo di più».

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