Leventinesi battuti alla Gottardo Arena per 4-2 dal Friborgo: i pre-playoff si fanno sempre più difficili da raggiungere
Seconda battuta d’arresto consecutiva per la squadra di Luca Cereda, che dopo aver patito in settimana la sconfitta contro il Berna, ha cominciato il suo weekend cedendo al Friborgo con il punteggio di 2-4.
Assente Juvonen, causa malattia, a difendere i pali della porta leventinese c’era Conz. Nessun’altra novità per quanto riguarda l’ormai collaudato reparto arretrato, mentre in attacco Chlapik si è sistemato al centro di un’insolita seconda linea, completata da Formenton e McMillan.
Fluido, rapido e aggressivo, l’Ambrì ha approcciato alla partita in maniera ottimale. Pressione costante sui Dragoni durante le azioni difensive, e in fase di possesso subito in verticale a cercare la porta difesa da Hughes (ben 25 le conclusioni totali dei leventinesi nel primo tempo). Un atteggiamento che ha permesso a Grassi e compagni di farsi preferire anche nel punteggio. In situazione di superiorità numerica, Pestoni, defilato, ha tracciato una perfetta pennellata per imbeccare nello slot Kneubuehler, il quale non ha dovuto far altro che metterci il bastone per deviare il disco in rete
(9’56").
Nel periodo centrale, però, il Friborgo ha fatto capire di non essere sceso in Leventina per una ludica gita fuori porta, ribaltando i biancoblù con tre gol nel giro di dieci minuti. Poco dopo una chance mancata da Sorensen, in 6c5 Seiler ha trovato la deviazione vincente – su tiro di De la Rose – per siglare il momentaneo pareggio (24’20"). È stata poi un’ingenuità commessa da Kneubuehler in zona offensiva ad innescare il contrattacco burgundo che ha condotto Bertschy ad involarsi indisturbato verso la gabbia leventinese e freddare Conz (33’46"). Trascorso nemmeno un minuto dalla rete del vantaggio, la situazione è ulteriormente peggiorata per la banda di Luca Cereda; a seguito di una mischia dietro la porta, Walser si è ritrovato fortunosamente il disco nello slot e non ha fallito l’occasione di segnare l’1-3 (34’39").
Eccezion fatta per una breve parentesi quando la partita era ancora in parità – con Bürgler che ha seriamente impegnato Hughes – l’Ambrì ha faticato tremendamente a controbattere sul crescendo romando. La scintilla è tornata a comparire solo nei minuti finali, riaccesa dal tap-in vincente di Formenton che ha trafitto Hughes da posizione laterale (52’31"). Più che una scintilla, un intero fuoco di speranza ha ravvivato la Gottardo Arena quando una penalità inflitta a Marchon ha concesso 3’ di superiorità numerica all’Ambrì. Una gigantesca opportunità per riacciuffare il pareggio, sciupata però da Pestoni e soci, il cui powerplay si è rivelato totalmente sterile. A pochi secondi dalla sirena, quando Conz aveva già abbandonato i pali, Desharnais ha quindi chiuso definitivamente i giochi, firmando il punto del 2-4 (59’35").
Restano dunque due i punti che separano l’Ambrì dal decimo posto, occupato attualmente dai cugini del Lugano (che però hanno una partita in meno). Sabato la compagine leventinese tornerà sul ghiaccio per affrontare il Bienne in trasferta.
Reti: 9’56" Kneubuehler (Pestoni, Bürgler) 1-0; 24’20" Seiler (De la Rose) 1-1; 33’46" Bertschy (Vainio) 1-2; 34’39" Walser (Mottet, Marchon) 1-3; 52’31" Formenton (Zwerger, Pestoni) 2-3; 59’35"
Desharnais (Marchon) 2-4.
Ambrì: Conz; Z.Dotti, Heed; Fischer, Virtanen; I.Dotti, Burren; Zündel; Kneubuehler, Heim, Bürgler; Formenton, Chlapik, McMillan; Zwerger, Spacek, Pestoni; Trisconi, Ruefenacht, Grassi; Bionda.
Arbitri: Piechaczek, Kohlmüller; Huguet, Gurtner.
Note: 6’735 spettatori. Penalità: 4x2’ Ambrì; 3x2’ + 1x5’ Friborgo.