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Un Ambrì in chiaroscuro, con ancora molti punti interrogativi

La partita di Porrentruy, vinta in rimonta, ha evidenziato segnali contrastanti in un percorso con ancora troppi dubbi. Pezzullo: ‘Inizio disastroso’

A Porrentruy, buona la reazione, decisamente meno la partenza
(Keystone)
6 gennaio 2025
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Vittoria doveva essere e vittoria è stata domenica pomeriggio in quel di Porrentruy. Ma il modo in cui l’Ambrì Piotta ha iniziato la partita e come ha ottenuto questi due punti non garantiscono tranquillità in una situazione che rimane delicata.

La chiave di lettura della partita va ricercata nel primo tempo, durante il quale gli uomini guidati da Luca Cereda hanno avuto un avvio di gara decisamente sottotono, subendo tre reti nei primi quindici minuti. Una difficoltà iniziale confermata anche da Rocco Pezzullo ai microfoni della Rsi: «L’inizio è stato disastroso – ha ammesso il giovane difensore ticinese –. In seguito, però, abbiamo reagito e siamo riusciti a portare a casa punti». I leventinesi hanno mostrato segnali di crescita nella seconda frazione di gioco, riuscendo a prendere le misure a un’Ajoie che si è limitato a chiudersi davanti a Benjamin Conz. Nel finale, l’Ambrì è riuscito a trovare il pareggio grazie a Maillet e a completare l’opera nei supplementari con il solito Dominik Kubalik.

Domenica pomeriggio sono tuttavia emerse chiaramente le difficoltà di Bürgler e compagni nelle situazioni speciali. Il powerplay, infatti, non trova la via del gol da tre partite, sprecando ben dieci occasioni a disposizione, mentre il boxplay si è dimostrato fragile, mancando della solidità necessaria in momenti cruciali. Questi aspetti andranno sicuramente migliorati in vista del finale di stagione, quando gli spazi di gioco si ridurranno ulteriormente e la disciplina, insieme alle situazioni speciali, diventerà fondamentale per ottenere risultati.

Un altro motivo di riflessione riguarda il lineup scelto da Luca Cereda, che ha sorpreso molti con l’inserimento del giovane Tim Muggli in attacco, richiamato dal Coira, e l’esclusione di Inti Pestoni, mentre Dominic Zwerger è stato relegato al ruolo di tredicesimo attaccante. Una scelta che ha generato dubbi e discussioni tra i tifosi biancoblù ma che, alla fine, si è rivelata vincente: Muggli ha offerto una prestazione da incorniciare, segnando una rete e servendo un assist. È stato proprio il giovane attaccante a dare il via alla rimonta leventinese sullo scadere del primo tempo, quando, sotto di tre reti, gli uomini capitanati da Daniele Grassi sembravano in totale balìa degli avversari. Bisogna quindi dare atto al coach ticinese per la decisione presa.

Qualche parola va sicuramente spesa per analizzare la situazione dei portieri. Janne Juvonen, tornato titolare dopo sette partite, è sceso sul ghiaccio dal primo minuto ma è stato sostituito da Gilles Senn dopo la terza rete subita. La prova del portiere finlandese non è stata convincente, mostrando imprecisione e disattenzione soprattutto sulla terza marcatura. Al contrario, l’ingresso di Senn ha portato solidità tra i pali, con una difesa che è apparsa immediatamente più concentrata e tranquilla. Ora sorge spontanea una domanda: dopo questa prestazione, e considerando che l’inserimento di Juvonen comporta l’esclusione di Curran, rivedremo ancora spesso il portiere straniero sul ghiaccio? È chiaro che la formazione titolare leventinese vede Gilles Senn tra i pali e quindi è improbabile che Juvonen rivestirà ancora un ruolo chiave in questa squadra.

All’Ambrì va dato credito per la grande rimonta e per non essersi arreso dopo la terza rete subita, ma la partita di domenica pomeriggio ha messo in luce quelli che sono i problemi che la squadra ticinese trascina da ormai troppo tempo e che andranno sicuramente migliorati per un finale di stagione in crescendo e per puntare ai playoff.