Sotto 3-0 dopo 20’, i bianconeri hanno imbastito una rimonta incredibile a Les Vernets, dove si sono imposti 7-4. Tripletta di Arcobello
Il Lugano è sceso in pista a Ginevra per evitare che il vecchio adagio "non c’è due senza tre e la quarta vien da sé" potesse concretizzarsi. Sì perché i bianconeri - in piena crisi e reduci dalla bruciante sconfitta nel derby di martedì, la terza di fila - erano a caccia di una scossa sul ghiaccio della capolista. Scossa che è arrivata (ed è stata veemente) visto che la truppa sottocenerina si è imposta per 7-4, nonostante dopo 20’ si trovasse sotto per 3-0!
Per la sfida nella città di Calvino, alla quale dalle tribune ha assistito attento anche Chris McSorley, coach Gianinazzi ha deciso di gettare immediatamente nella mischia il neo-acquisto Lukas Klok (autore di una prova solida). Assenti Calle Andersson e Troy Josephs.
Le Aquile hanno impiegato appena 4‘06’’ per passare in vantaggio, gol favorito da uno "scivolone" dietro la porta di Koskinen che ha permesso a Tanner Richard di depositare il primo disco di serata in fondo al sacco. Nemmeno tre minuti più tardi e i padroni di casa hanno approfittato delle maglie larghe della difesa ticinese, andando con Hartikainen a infilare nuovamente lo sconsolato portiere ospite. Un Lugano praticamente mai pericoloso è stato punito una terza volta al 17’48’’, quando Berthon ha deviato in porta una conclusione di un compagno.
Partita già in pasto agli archivi? Macché. In apertura di periodo centrale i bianconeri hanno provato ad abbozzare una reazione, andando a segno con una staffilata di Connolly dopo nemmeno due minuti. Una rete che ha letteralmente caricato l’HCL, che al 27’49’’ ha accorciato ulteriormente lo score con il gol di Carr in situazione di 5c3.
Sigilli che hanno messo le ali a un Lugano divenuto improvvisamente concreto e finalmente in palla: la rimonta è stata completata al 31‘59’’, quando Fazzini ha imbeccato molto bene Thürkauf per il punto del 3-3. Ma non è finita. Appena 37’’ più tardi un errore in impostazione ginevrino ha consentito ai ticinesi di portarsi addirittura in vantaggio con il tanto chiacchierato Arcobello. Incredibile! Uno 0-4 di parziale in un secondo tempo decisamente folle.
Nel terzo conclusivo la squadra di Gianinazzi ha incrementato il proprio vantaggio al 47‘04’’, con una conclusione di Müller che non ha lasciato scampo a Descloux. Imitato tre minuti più tardi da Winnik il quale, con un’azione molto simile, ha riportato sotto le Aquile.
Distanza di +2 che Fazzini e compagni hanno comunque ristabilito al 54’, minuto nel quale Arcobello ha rifinito al meglio un 2c1. L’attaccante americano non si è però accontentato di una doppietta, mettendo a referto il terzo sigillo di serata a 45 secondi dalla sirena finale con il Ginevra senza portiere.
Una vittoria tanto incredibile quanto fondamentale quella colta dal Lugano. E chissà che ai bianconeri non servisse proprio una serata simile (decisamente pazza!) per rinascere e per lanciare al meglio il finale di stagione. I tifosi se lo augurano...
In classifica i bianconeri hanno agganciato a quota 44 punti il Langnau, battuto a domicilio dall’Ajoie all’overtime (2-3). In coda alla classifica nuova sconfitta per il sempre più derelitto Losanna, ko davanti al pubblico amico contro il Kloten (3-4).
Nella zona nobile della classifica il Servette si è visto avvicinare a -1 dal Bienne, capace di vincere 6-3 a Friborgo. Nelle altre gare di serata Berna-Rapperswil 5-6 e Zugo-Zurigo 3-2.
GINEVRA - LUGANO 4-7 (3-0, 0-4, 1-3)
Reti: 4’06’’ Richard 1-0; 7’21’’ Hartikainen (Jooris, Omark) 2-0; 17’48’’ Berthon (Rod, Auvitu) 3-0; 21’311’’ Connolly (Arcobello) 3-1; 27’49’’ Carr (Alatalo, Connolly, 5c3) 3-2; 31’59’’ Thürkauf (Koskinen) 3-3; 32’36’’ Arcobello (Connolly) 3-4; 47’04’’ Müller (Carr) 3-5; 50’ Winnik (Karrer) 4-5; 53’13’’ Arcobello (Morini, Connolly) 4-6.
Lugano: Koskinen; Müller, Alatalo; Guerra, Klok; Riva, Wolf; Ugazzi; Carr, Müller, Zanetti; Morini, Arcobello, Connolly; Bennett, Thürkauf, Fazzini; Bedolla Herburger, Gerber; Stoffel.
Penalità: 1x2’ Ginevra; 2x2’ Lugano.
Note: Les Vernets, 6’727 spettatori. Arbitri: Lemelin, Hungenbühler; Altmann, Gurtner.