Per Inti Pestoni è la quarta Spengler, la prima però con la maglia dell’Ambrì, celebrata con un assist e la vittoria: ‘È stata una giornata incredibile’
Davos – A 31 anni è già alla sua quarta partecipazione alla Coppa Spengler, che ha vinto in due circostanze, eppure il debutto con la maglia dell’Ambrì rimarrà probabilmente a lungo nella memoria di Inti Pestoni. La 94esima edizione del torneo postnatalizio si è infatti aperta con il successo dei biancoblù per 5-2 contro un Örebro, mai parso in grado di contrastare gli avversari e con una cornice che ricorda per certi versi quella della Gottardo Arena: «È stata una giornata incredibile, l’ambiente era fantastico – commenta l’attaccante leventinese –. Siamo partiti forse un po’ sottotono, ma poi abbiamo preso le misure dell’avversario e abbiamo gestito bene i loro momenti di pressione, siamo riusciti a segnare qualche gol e da lì in avanti si è sbloccato un po’ tutto».
Nemmeno le reti subite in entrata di secondo e terzo tempo hanno impedito ai leventinesi di proseguire per la loro strada: «Siamo stati bravi a reagire ai gol subiti, visto che in campionato negli ultimi tempi, tendevamo a calare dopo le reti, ieri invece siamo stati bravi a continuare sui nostri ritmi».
Anzi, se i leventinesi avessero segnato qualche rete in più, nessuno avrebbe potuto dire nulla. Il portiere degli svedesi Jhonas Enroth ha però confermato tutte le sue qualità: «Nel primo tempo, come detto, abbiamo forse faticato un po’, ma poi abbiamo iniziato a giocare meglio con il disco. Dovevamo capire anche come giocavano loro, da questo punto di vista ci hanno aiutato molto gli allenatori. Abbiamo creato molte occasioni e forse potevamo segnare di più, ma va bene così».
Pestoni ha già disputato due volte questo torneo, vincendolo, con il Ginevra (nel 2013 e nel 2014), e una volta con i padroni di casa del Davos (nel 2018), eppure un debutto del genere è una primizia: «Un ambiente del genere non l’avevo mai vissuto prima, è quasi difficile da spiegare a parole. Era come giocare in casa, anche quando giocavo nel Davos era bello e c’era un bell’ambiente, ma non come questo. Con il Ginevra era invece tutto un po’ più calmo».
‘Un successo che dà molta fiducia’
Partecipare a questo torneo è sicuramente una buon opportunità per sviluppare il team building, ma a livello più pratico a cosa potrà servirvi in vista del prosieguo del campionato? «Questa esperienza può servirci a migliorare un po’ sotto tutti gli aspetti. Solo giocando si riesce a correggere gli errori e a progredire dunque come squadra. Penso che venire qui e vincere partite come questa dia una grandissima spinta al morale e penso che se continuiamo così possiamo ottenere parecchie soddisfazioni».
Questo successo permette inoltre a Pestoni e compagna di godersi la giornata odierna di riposo (è comunque previsto un allenamento), prima di affrontare l’Helsinki in una partita che metterà in palio l’accesso diretto alle semifinali: «Avere questo giorno di pausa è un beneficio che ci prendiamo molto volentieri e di cui conosciamo l’importanza. È stato anche un ulteriore incentivo durante la partita».
‘Non abbiamo concesso occasioni’
Particolarmente importante per l’andamento della gara (che a livello di ritmi non ha certo toccato picchi altissimi, soprattutto nelle battute iniziali) è stato l’uno-due di Jooris (su bell’assist dello stesso Pestoni) e McMillan, che ha portato il punteggio dall’1-1 al 3-1 in 28 secondi: «Quello è forse il momento che ha cambiato tutto, loro ci hanno messo sotto pressione in diversi momenti della partita, ma abbiamo retto bene difensivamente, senza concedere loro troppe occasioni limpide e Juvonen ha fatto la sua solita grande partita. Possiamo essere felici».
Che impressione ti hanno fatto i rinforzi presi appositamente per il torneo, Vili Saarijärvi, Josh Jooris e Nando Eggenberger? «Sono giocatori di grande qualità, che è un piacere veder giocare e che ci hanno dato una grossa mano fin da subito. Sono tutti e tre giocatori incredibili».