Alla Tissot Arena i bianconeri dominano il primo tempo ma non pungono. Alla distanza escono i bernesi, capaci di sfruttare le occasioni e poi amministrare
Dopo la convincente prova di Zugo, il Lugano si presenta a Bienne con il ritorno di Koskinen a guardia della gabbia, di conseguenza è Kaski lo straniero che deve prendere posto in tribuna. In difesa si rivede anche Wolf. L’inizio dell’incontro è di marca bianconera, con il Lugano a controllare maggiormente il disco. Il primo tiro della serata parte dal bastone di Morini dopo tre minuti di gioco, che però non impegna particolarmente Säteri. Al 7’ prima il Bienne (in una speciale maglia retrò per celebrare il quarantesimo della vittoria del campionato 1982-83) sfiora il vantaggio con Brunner, poi sulla ripartenza luganese la conclusione del casco giallo Grandlund scheggia il palo. Sul finale di periodo gli ospiti possono giostrare in 5 contro 3, il portiere biennese deve intervenire sui tiri di Josephs e Marco Müller. Fazzini avrebbe la possibilità di portare avanti i suoi a fil di sirena ma il risultato rimane sullo 0-0.
La prima nota per il secondo tempo è l’assenza di Daniel Carr, non rientrato in panchina dopo la pausa. Al 24’ capitan Haas si rende protagonista di una bella serpentina nel terzo offensivo ma Koskinen fa buona guardia. I seeländer premono e poco più tardi Hischier recupera un disco vagante dietro la gabbia luganese, ma non riesce a trovare la rete a portiere completamente battuto. Attorno alla mezzora Thürkauf viene penalizzato per bastone alto. Il powerplay locale si rivela efficace e Brunner trova il punto del vantaggio in mischia. Il Lugano accusa il colpo e i biennesi raddoppiano con il potente tiro di Lööv, ben servito da Künzle.
Il terzo tempo si apre con l’occasione per Olofsson, che però non controlla il gran passaggio offerto dal compagno. Con Herburger penalizzato i padroni di casa chiudono l’incontro grazie a un’ottima deviazione volante di Haas, ben cercato da Rathgeb. I bianconeri avrebbero ancora un’occasione per riaprire la sfida, ma un nuovo 5 contro 3 non porta frutti. Gianinazzi prova infine l’assalto finale già a più di cinque minuti dalla fine ma il risultato non cambia più.
Reti: 32’23’’ Brunner (Yakovenko/esp. Thürkauf) 1-0. 34’55’’ Lööv (Künzle, Tanner) 2-0. 43’38’’ Haas
(Rathgeb/esp. Herburger) 3-0.
Bienne: Säteri; Rathgeb, Lööv; Yakovenko, Grossmann; Delémont, Forster; Stampfli; Kessler, Sallinen,
Rajala; Hofer, Haas, Olofsson; Brunner, Cunti, Künzle; Froidevaux, Schläpfer, Hischier; Tanner.
Lugano: Koskinen; Alatalo, Mirco Müller; Andersson, Riva; Wolf, Guerra; Villa; Connolly, Arcobello,
Grandlund; Zanetti, Thürkauf, Carr; Fazzini, Herburger, Marco Müller; Gerber, Morini, Josephs; Bedolla.
Arbitri: Stolc (Svk), Tscherrig; Gnemmi, Stalder.
Note: 6075 spettatori. Penalità: 7 x 2’ contro il Bienne; 7 x 2’ contro il Lugano. Tiri: 17-42 (2-17, 9-6, 6-19).
Bienne privo di Schneeberger, Van Pottelberghe, Reinhard (infortunati) Bärtschi e Christen (Swiss League).
Lugano senza Walker (infortunato), Kaski, Patry, Stoffel (in sovrannumero) Bennett e Fadani (Ticino
Rockets). Dal 20’00" Lugano senza Carr. Pali: 6’40’’ Grandlund, 55’10’’ Haas. Al 49’05’’ timeout chiamato dal Bienne. Dal 53’42’’ al 59’15’’ e dal 59’35’’ al 59’40’’ Lugano senza il portiere. Al 58’41’’ timeout chiamato dal Lugano. Premiati a fine partita quali migliori giocatori dell’incontro Harri Säteri e Mirco Müller.