I biancoblù tornano da Langnau con due punti, guadagnati e tutto sommato soddisfacenti. E ora possono nuovamente guardare avanti con serenità
L’Ambrì esce da un weekend molto delicato (al quale giungeva dopo otto sconfitte consecutive, con le solite incognite relative alla ripresa dopo una pausa e contro due avversari diretti) con cinque punti. Ai tre conquistati venerdì contro il Kloten se ne sono aggiunti altri due contro il Langnau, che sarebbero sicuramente potuti essere tre, ma sarebbero anche potuti essere uno o zero. Alla Ilfis infatti i biancoblù sono parsi in controllo per 56’, ma poi hanno rischiato di rovinare tutto, subendo le due reti di Sarijärvi in meno di due minuti e poi con un fallo di frustrazione di Virtanen. Fortuna vuole che fino a quel momento l’Ambrì conduceva per 3-1 grazie alla doppietta di Chlapik (alla quale aveva risposto Rohrbach su assist di… Sarijärvi) e alla rete di Kneubuehler, in powerplay. Poi a cavallo della terza sirena Juvonen e compagni hanno resistito con successo all’inferiorità numerica e poi una volta tornati in tre contro tre si sono dimostrati chiaramente superiori, meritandosi la vittoria ratificata dalla terza rete personale di Chlapik. Il ceco è parso in grande forma nel weekend, chiuso con quattro reti e un assist, così come il suo connazionale Spacek che ha raccolto cinque assist.
Ha destato un’ottima impressione anche la linea di Bürgler e Kneubuehler con McMillan al centro, che si è creata numerose occasioni da rete, mentre ha messo in mostra una notevole solidità la checker-line di Grassi, Kostner e Trisconi, pur con la macchia della liberazione vietata non necessaria provocata da quest’ultimo e all’origine del pareggio giallorosso. Ottime notizie sono arrivate anche dal powerplay (in rete al 42’ con Kneubuehler in soli sette secondi) e che nel periodo centrale aveva portato a un’ulteriore rete di Bürgler (arrivata cinque secondi dopo il rientro di Saarela). Rete che tuttavia è stata annullata dagli arbitri dopo consultazione delle immagini video per un’invasione d’area di porta di McMillan. E se la decisione di Kohlmüller e Hungerbühler è tutto sommato corretta, ad alimentare le polemiche è la tempistica con la quale la panchina dei Tigers ha richiesto il coaches challenge, quando tutti i giocatori e gli arbitri erano ormai pronti a riprendere il gioco a centropista. Nella giornata di ieri però è intervenuta la National League a spiegare che gli allenatori hanno tempo fino all’esecuzione del successivo ingaggio per rimettere in gioco il disco per chiamare il challenge (purché questo non sia rinviato eccessivamente) e che alla squadra vengono dati almeno quarantacinque secondi di tempo per raccogliere le diverse immagini, in seguito la regia televisiva darà l’ok agli arbitri per riprendere il gioco.
I leventinesi hanno ora tempo per preparare i prossimi impegni con maggiore serenità, grazie a una classifica tornata a essere positiva (un nono posto che sarebbe il decimo per la media punti) e delle statistiche più incoraggianti come quella del powerplay risalito al 19,35%, o il quarto miglior boxplay all’81,93%. Rimangono da sistemare gli ingaggi (esercizio in cui i biancoblù hanno concluso in positivo di uno contro il Kloten e hanno perso di tre contro il Langnau, dopo averne vinti il doppio nel primo tempo), oltre a capire quale formazione sceglierà per affrontare Bienne e Zurigo, dopo aver confermato sabato la formazione di venerdì. Juvonen è infatti stato un fattore fondamentale in entrambi i successi, ma è anche vero che un impiego di Shore al posto di Dufey al centro della quarta linea potrebbe conferirle maggiore solidità.