Hockey

‘Col Rapperswil abbiamo ancora un conto in sospeso’

Fresco di rinnovo per cinque stagioni e autore di sei punti in quattro partite di Champions, Luca Fazzini lancia la stagione del Lugano

Per il momò sei punti (quattro reti) in quattro partite di Champions League (Ti-Press/Crinari)
7 settembre 2021
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I riflettori sono tutti, o quasi per lui. Luca Fazzini è indubbiamente l'uomo del momento in casa Lugano. Per il suo rinnovo addirittura quinquennale con i bianconeri ma anche, e soprattutto, per il suo notevole contributo negli impegni di Champions League: quattro reti e due assist in quattro partite, con tanto di tripletta nella seconda sfida con gli svedesi dello Skelleftea. «Finora le cose sono andate ottimamente per me: sul ghiaccio ho trovato subito un'ottima intesa con i miei compagni di linea e questo ha facilitato il mio lavoro – sottolinea il 27enne di Arzo –. In generale, in queste sfide di Champions League tutta la squadra ha giocato bene: avevamo di fronte due avversari tosti, e siamo comunque riusciti a cavarcela egregiamente. E questo è sicuramente di buon auspicio per il campionato entrante: la parentesi continentale ci ha permesso di presentarci al debutto con la stagione 2021/22 con il pieno di fiducia nei nostri mezzi. Siamo molto carichi, la squadra ha lavorato molto bene nelle ultime settimane, e siamo reduci da una trasferta di quattro giorni in Champions League fruttata quattro punti su due piste molto difficili e dunque molto positiva sotto un po' tutti gli aspetti». 

Ma, appunto, adesso c'è il campionato. Che per voi comincia da dove si era chiuso lo scorso, ovvero affrontando il Rapperswil. E proprio alla Cornèr Arena, dove il 21 aprile, imponendosi all'overtime di gara 5, i sangallesi avevano fatto calare il sipario sulla vostra stagione... «Sotto questo punto di vista abbiamo un conto in sospeso con il Rapperswil, e faremo di tutto per saldarlo. Al di là di ciò, vincere in entrata sarebbe il modo ideale per lanciare questa nuova ripartenza. Vogliamo riuscire a trovare quella costanza sull'arco della stagione che, francamente, non siamo mai veramente riusciti ad avere nelle ultime stagioni: questo dev'essere il nostro obiettivo primario. È vero che siamo appena all'inizio, ma le premesse mi sembrano esserci tutte per dire che siamo sulla buona strada in questo senso. Come squadra stiamo lavorando molto bene, assimilando quasi subito il sistema di McSorley: sono persuaso che prima della fine del campionato vedremo un bel Lugano».

Già, da Pelletier a McSorley... Cosa è cambiato per voi? «Il sistema di gioco è cambiato parecchio. Con Chris, cerchiamo di stare un po' più alti con i nostri difensori e di mettere il disco in profondità appena possibile, non necessariamente sulla porta. È anche un allenatore che vuole un forecheck più attivo nel settore difensivo degli avversari. Al di là di questi aspetti tattici, comunque, il gioco di base non è mutato. E nemmeno i concetti fondamentali: per essere efficace, un sistema (qualsiasi esso sia) necessita che tutti i giocatori siano sulla medesima 'pagina'; ognuno deve essere in chiaro su quale sia il suo ruolo, e ognuno deve attenervisi al meglio».

‘Pronto a diventare un leader, un esempio per i giovani’ 

E veniamo al rinnovo di cinque stagioni: se già prima eri un punto di riferimento per la squadra, ora, con il nuovo contratto assumerai un ruolo ancora più da leader del gruppo: «Firmare per cinque anni vuol dire sposare il progetto e la visione del club, ed è appunto ciò che mi ha portato a maturare questa scelta. Sento di aver raggiunto un'età in cui posso essere anche di più di un semplice giocatore del gruppo, ed è pure quello che si aspetta da me la società. Ho sempre cercato di essere una sorta di esempio per gli altri, e sono perfettamente consapevole che ora dovrò impegnarmi ancora di più in questo senso, cercando di dare una mano soprattutto ai giovani. Sono tanti anni che gioco per il Lugano, e sono pronto a farmi carico di queste nuove responsabilità».