Seconda sconfitta in ventiquattr'ore per i bianconeri alle Vernets. Con attimi di paura per il brutto infortunio di Elia Riva in avvio
Anche di venerdì non c'è gloria per il Lugano sul ghiaccio delle Vernets. In una serata che si apre con una di quelle scene che non vorremmo mai vedere: è solo il trentottesimo secondo di gioco, quanto Elia Riva è costretto a uscire dal ghiaccio malconcio dopo una violenta carica alla balaustra di Damien Riat, che spedisce il difensore bianconero direttamente con il capo contro la balaustra. Il ventitreenne ticinese rimane a lungo a terra, e poi viene scortato fuori dagli inservienti del Lugano, prima di venir ovviamente portato all'ospedale per gli accertamenti del caso. Le primissime informazioni, confermate da un tweet della stessa società , sono comunque confortanti: RIva è cosciente e riesce a muovere tutti gli arti.
L'episodio, manco a dirlo, costa una penalità di 5' più disciplinare di partita all'attaccante ginevrino, che il Lugano sfrutta per segnare due volte: prima grazie a un preciso polsino di Lajunen (al 3'45''), poi per merito dell'astuzia di Herburger, che sorprende Manzato al 5'40'', proprio alcuni istanti dopo lo scadere della superiorità numerica. All'11'50'' il Servette riesce però a dimezzare lo scarto, con il caparbio Winnik che riesce a segnare persino da sdraiato.Â
Poi, in un secondo tempo combattuto ma anche piuttosto caotico, il Servette riesce a trovare il pareggio. Con il Lugano che, però, glielo offre su un piatto d'argento: è il 30'38'' quando Linus Omark si fa sbatter fuori per un bastone alto, e qualche secondo dopo il difensore svedese Tim Heed regala letteralmente il disco al canadese Winnik, che in compagnia del connazionale Fehr inscena il contropiede e va realizzare il più classico dei gol in shorthand.
Nel periodo conclusivo per i bianconeri le cose di certo non migliorano: con Morini e Fehr sulla panchina dei puniti, al Ginevra bast una trentina di secondi per operare il sorpasso, con il solito Winnik che serve Tömmernes, il cui missile senza preavviso non lascia scampo a Schlegel. Il Lugano a quel punto prova a reagire, ma è soprattutto il Servette a rendersi più pericoloso. E alla fine i padroni di casa trovano anche una quarta rete, a sette minuti dal termine, con l'immancabile Winnik che trasforma anche un rigore causato da un fallo d'emergenza di Julian Walker, mettendo fine alle speranze ticinesi, prima del definitivo 5-2 di Rod a porta vuota.Â
Ginevra Servette - Lugano (1-2 1-0 3-0) 5-2
Reti: 3'45'' Lajunen (Heed/esp. Damien Riat) 0-1. 5'40'' Herburger (Bertaggia, Fazzini) 0-2. 11'50'' Winnik (Miranda) 1-2. 30'49'' Winnik (Fehr/esp. Omark!) 2-2. 40'34'' Tömmernes (Winnik, Jacquemet/esp. Morini e Fehr) 3-2. 52'27'' Winnik (rigore) 4-2. 57'23'' Rod (Vermin/a porta vuota) 5-2Â
Ginevra Servette: Manzato; Jacquemet, Tömmernes; Karrer, Le Coultre; Mercier, Maurer; Völlmin; Omark, Winnik, Damien Riat; Vermin, Richard, Rod; Moy, Fehr, Patry; Miranda, Berthon, Fritsche; Arnaud RiatÂ
Lugano: Schlegel; Riva, Heed; Wellinger, Loeffel; Wolf, Nodari; Chiesa; Boedker, Arcobello, Bertaggia; Walker, Lajunen, Suri; Bürgler, Herburger, Fazzini; Lammer, Sannit, Traber; Morini.
Arbitri: Wiegand, Salonen (Fin); Steenstra (Can), Duarte.
Note: partita a porte chiuse. Penalità : 3 x 2’ + 1 x 5' e penalità disciplinare di partita (Damien Riat, al 44esimo secondo!) + 1 x 10' (Fehr) contro il Ginevra Servette; 6 x 2’ + 2 x 10' (Herburger e Lammer) contro il Lugano. Tiri in porta: 45-40 (17-15, 17-13, 12-12). Ginevra Servette senza Kast, Guebey, Smirnovs, Smons (in soprannumero); Lugano privo di Zurkirchen (infortunato). Lugano dal 44esimo secondo senza Riva (portato all'ospedale dopo una carica alla balaustra di Damien Riat). Al 18'47'' palo colpito da Lajunen. Al 56'37'' timeout chiesto dal Lugano, che gioca senza portiere fino al 57'23''.