In vantaggio 2-1 dopo venti minuti, i bianconeri finiscono per soccombere per 7-3 alle Vernets, nel primo dei due duelli ravvicinati con il Servette
L'euforia del martedì, con quei cinque gol rifilati al Langnau, si trasforma in sofferenza per gli uomini di Serge Pelletier sul ghiaccio delle Vernets, nel primo dei due scontri diretti programmati in appena ventiquattr'ore contro il Servette di Patrick Emond. Eppure, sono proprio i ticinesi a partire subito all'arrembaggio, con il vantaggio di Suri già al 4'13'' che è una logica conseguenza della superiorità ospite, con i bianconeri vicini al raddoppio due volte con Fazzini e pure con Sannitz, liberato da una trovata di Heed. Invece, al primo vero affondo, il Servette perviene al pareggio: Tömmernes intercetta un'apertura a centropista di Bertaggia e in tre passaggi i granata vanno in gol (1-1 al 9'55'', a firma Damien Riat). Anche il Lugano, tuttavia, sa giocare di prima intenzione: Bertaggia sente sopraggiungere Arcobello in entrata di terzo offensivo e lo serve, e il successivo passaggio dell'americano a Boedker è bello almeno quanto la conclusione in porta dell'ala danese: 1-2 al 18'57'', e i ticinesi chiudono il primo tempo come meglio non potrebbero (e lo stesso vale pure per l'attaccante numero 89, al terzo gol nelle ultime tre uscite).
Invece, l'inizio del secondo peggiore non potrebbe davvero essere per i bianconeri: prima incassano subito il pareggio di Le Coultre con un tiro dal nulla, poi appena una trentina di secondi dopo si ritrovano addirittura sotto, per colpa del solito Tömmernes. L'inevitabile timeout di Pelletier sembra rimettere il Lugano sui binari, con Fazzini (servito da Herburger) e Walker che arrivano a un passo dal pareggio. Invece allo scoccare di metà partita il Servette allunga: prima il 4-2 di Riat, poi il 5-2 di Miranda, entrambi in powerplay, e tra le due reti c'è pure quella annullata (giustamente) a Fehr per invasione dell'area di porta. Con Fadani tra i pali al posto di Schlegel, il Lugano ritrova comunque un po' di speranza nel finale di periodo, grazie al 5-3 di Lajunen, caduto pure quello in situazione di superiorità numerica.
Le speranze ticinesi svaniscono però definitivamente al 45'06'': Rod serve Vermin che allunga il disco a Richard, e Fadani incassa il suo secondo gol. Prima di subirne un terzo nemmeno due minuti e mezzo dopo, al termine di uno show di Noah Rod, per il definitivo 7-3.
Ginevra Servette - Lugano (1-2 4-1 2-0) 7-3
Reti: 4'17'' Suri (Lajunen) 0-1. 9'55'' Damien Riat (Winnik, Tömmernes) 1-1. 18'57'' Boedker (Arcobello, Bertaggia) 1-2. 20'32'' Le Coultre (Winnik) 2-2. 21'06'' Tömmernes (Vermin) 3-2. 29'54'' Damien Riat (Le Coultre, Winnik/esp. Herburger) 4-2. 31'13'' Miranda (Vermin, Fehr) 5-2. 33'56'' Lajunen (Herburger/esp. Mercier) 5-3. 45'06'' Richard (Vermin, Rod) 6-3. 47'24'' Rod 7-3.
Ginevra Servette: Descloux; Jacquemet, Tömmernes; Mercier, Maurer; Karrer, Le Coultre; Völlmin; Riat, Winnik, Omark; Moy, Fehr, Patry; Rod, Richard, Vermin; Berthon, Smirnovs, Miranda; Fritsche.
Lugano: Schlegel (dal 30'12'' Fadani); Heed, Riva; Loeffel, Wellinger; Nodari, Wolf; Chiesa; Boedker, Arcobello, Bertaggia; Suri, Lajunen, Walker; Bürgler, Herburger, Fazzini; Lammer, Sannitz, Morini; Romanenghi.
Arbitri: Müller; Dipietro; Schlegel, Burgy.
Note: partita a porte chiuse. Penalità: 1 x 2’ contro il Ginevra Servette; 3 x 2' contro il Lugano. Tiri in porta: 34-31 (15-8, 13-15, 7-8). Ginevra Servette senza Arnaud Riat, Smons, Kast e Guebey (tutti infortunati); Lugano privo di Zurkirchen (infortunato) e Traber (in soprannumero). Pali: 4'13'' Suri, 11'35'' Rod, 33'35'' Damien Riat. Al 21'06'' timeout chiesto dal Lugano. Al 30'12'' rete annullata a Fehr (ostruzione sul portiere).