I grigionesi festeggiano la rivincita battendo i biancoblù nella loro ultima uscita del 2020. In una serata in cui l'attacco punge ma non fa male
Stavolta l'Ambrì è costretto alla resa. Nonostante a Davos, squadra contro cui quest'anno non avevano mai perso (oltretutto, segnando ben dodici volte in due partite), Luca Cereda e i suoi ragazzi si presentino in pista parecchio arrembanti, e nei primi minuti si creino subito alcune occasioni, di cui due monumentali. Il Davos però sa aspettare, e soprattutto sfruttare gli errori avversari. Ad esempio quel corridoio dimenticato aperto in mezzo al ghiaccio in cui Nygren lancia Hischier, ma Ciaccio ci mette una pezza. Tuttavia, a proposito di dimenticanze, poco dopo sarà il portiere biancoblù a scordarsi d'aver lasciato un buco sul primo palo, che puntualmente il centro della quarta linea grigionese infila col più classico dei tiri della domenica (1-0 al 6'27''). Di occasioni per pareggiare l'Ambrì però ne avrebbe, come quella capitata sul bastone di Novotny e (soprattutto) Kneubuehler, a nove minuti dalla prima sirena. Invece, alla pausa il Davos ci va addirittura in vantaggio di due reti, sfruttando una penalità per sgambetto fischiata a Pinana: direttamente su ingaggio, con Ciaccio coperto da Ambühl, il solito Nygren firma il 2-0 al 17'09''.
E le cose in avvio di secondo periodo non migliorano certo. Anzi: una nuova sbavatura dopo una trentina di secondi, con Fora che 'cicca' un tentativo di appoggio nel proprio terzo, si trasforma nel migliore degli assist per il già citato Egli: 3-0 al 20'41''. Pur se nell'occasione Ciaccio non ne può nulla, Cereda gioca la carta del cambio tra i pali. E che a quel punto non è ancora finita, lo ricorda a tutti Isacco Dotti a sette minuti dal 40esimo: un disco caparbiamente recuperato da Novotny e poi mal gestito dai grigionesi davanti alla porta si trasforma in un'occasione d'oro per il difensore ticinese, che trova l'angolo alto con la mira del più scafato degli 'scorer'. Anche se, da lì alla fine del tempo l'occasione più ghiotta è per il Davos, con un altro passaggio di Fora intercettato da Corvi, poi atterrato in extremis da Ngoy: Ambühl s'incarica di tirare il rigore, ma Östlund gli sbarra la strada.Â
Neppure la penalità di partita inflitta sul finire di secondo tempo a Fischer cambia le cose, anche perché tre minuti dopo Palushaj si becca a sua volta un 2'+2' per bastone alto. Poi, a meno di nove minuti dal termine, il powerplay biancoblù per la seconda volta ha l'occasione di mettersi in mostra, dopo uno sgambetto di Barandun: l'occasione migliore capita a Kostner, ma il suo tiro finisce addosso al portiere. Nell'epilogo poi Cereda chiede il timeout e toglie il portiere, invano però.
Davos - Ambrì Piotta (2-0 1-1 0-0) 3-1
Reti: 6'27'' Egli (Marc Aeschlimann) 1-0. 17'09'' Nygren (Corvi, Lindgren/esp. Pinana) 2-0. 20'41'' Egli 3-0. 32'56'' Isacco Dotti 3-1.
Davos: Sandro Aeschlimann; Nygren, Barandun; Stoop, Jung; Guerra, Heinen; Palushaj, Lindgren, Hischier; Marc Wieser, Corvi, Turunen; Frehner, Ambühl, Baumgartner; Marc Aeschlimann, Egli, Meyer.
Ambrì Piotta: Ciaccio (dal 20'41'' Östlund); Ngoy, Fischer; Hächler, Isacco Dotti; Fora, Zaccheo Dotti; Pinana; Rohrbach, Flynn, Horansky; Trisconi, Kostner, Grassi; Zwerger, Müller, Nättinen; Dal Pian, Novotny, Kneubuehler; Goi.
Arbitri: Hebeisen, Hürlimann; Cattaneo, Kehrli.
Note: partita a porte chiuse. Penalità : 3 x 2’ contro il Davos, 2 x 2’ + 1 x 5' e penalità disciplinare di partita (Fischer, al 39'40'') contro l'Ambrì Piotta. Tiri 31-32 (10-10, 13-12, 8-10). Davos senza Kienzle, Dino Wieser, Du Bois, Rubanik, Paschoud (tutti infortunati), Herzog (ammalato) e Knak (Mondiali U20); Ambrì privo di D'Agostini, Conz, Bianchi, Incir (tutti infortunati), Fohrler (ammalato) e Pezzullo (Mondiali U20). Al 38'59'' rigore sbagliato da Ambühl, dopo fallo d'emergenza di Ngoy su Corvi. Al 56'21'' timeout chiesto dall'Ambrì, che gioca senza portiere dal 56'40'' al 59'09'' e dal 59'27'' fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Chris Egli e Daniele Grassi.