Hockey

Anche la Nhl si ferma per protesta

Dopo basket e calcio, anche il mondo del disco su ghiaccio ha deciso per un timeout per manifestare contro le violenze della polizia

Timeout (Keystone)
28 agosto 2020
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E alla fine anche la Nhl, la più restia a farsi influenzare da fattori esterni, ha deciso di fare la sua parte nelle proteste contro le violenze di stampo razzistico da parte della polizia, seguendo la via già tracciata per prima dalla Nba: le partite di playoff in programma giovedì e venerdì sono infatti state tutte cancellate. «Dopo lunghe discussioni, i giocatori della Nhl hanno ritenuto che la soluzione migliore sarebbe stata quella di fare un passo indietro e non giocare le partite questa notte (giovedì) e venerdì - fanno sapere i vertici del campionato professionistico più prestigioso al mondo -. La Nhl supporta la decisione dei giocatori e riprogrammerà le quattro partite di sabato e riadatterà il resto del programma di conseguenza. Le comunità nere e ispaniche continuano ad affrontare esperienze reali e dolorose. La Nhl e il sindacato dei giocatori (Nhlpa) riconoscono che c'è ancora molto da fare prima di poter svolgere un ruolo appropriato in una discussione incentrata sulla diversità, l'inclusione e la giustizia sociale. Le tragedie che coinvolgono Jacob Blake, George Floyd, Breonna Taylor e altri ci costringono a riconoscere la situazione. Siamo impegnati a lavorare per utilizzare il nostro sport per influenzare un cambiamento positivo nella società».

Giovedì scorso, uno dei giocatori che rappresentano l'Alleanza per la Diversità nell'Hockey, Evander Kane, aveva fatto una richiesta formale all'indirizzo della Nhl affinché il campionato si prendesse una pausa. «Siamo fermamente convinti che ciò invii un chiaro messaggio che i diritti umani hanno la precedenza sullo sport», aveva twittato l'attaccante dei Canucks.

'Un messaggio molto più forte'.

Diverse decine di giocatori di Las Vegas, Colorado, Vancouver e Dallas, tutti impegnati nella 'bolla' di Edmonton, hanno poi preso parte a un'imponente videoconferenza stampa in cui hanno spiegato la necessità di un rinvio delle partite: «Questo è un messaggio molto più forte di qualsiasi cosa uno o due giocatori possano fare sul ghiaccio - spiega Ryan Reaves, attaccante afroamericano dei Vegas Golden Knights -. È un bene che Nba, Mlb e Wnba abbiano fatto questo, ma hanno un sacco di giocatori neri in quei campionati. È un'affermazione molto forte, soprattutto da parte di questa lega». «Il motivo per cui siamo qui è che nessuno nella sala è contento di quello che sta succedendo», gli fa eco l'attaccante francese del Colorado Pierre-Edouard Bellemare.

Il fatto che la Nhl, a differenza delle altre leghe, non abbia rinunciato a giocare mercoledì è stato spiegato dai giocatori dall'evoluzione estremamente rapida degli eventi. I giocatori hanno così potuto prendersi il tempo necessario per scambiare idee e prendere decisioni comuni.