Tagli salariali, secondo la Sihpu le esigenze dei singoli club e la loro gestione interna della crisi sono troppo diverse. Jonas Hiller presidente da inizio maggio
In un comunicato stampa, l'associazione dei giocatori di hockey su ghiaccio (Sihpu) si esprime contro una "soluzione generale" in relazione ai tagli salariali. Il feedback dei giocatori sui tagli salariali dovuti agli effetti economici della pandemia di coronavirus è stato ampiamente positivo, sottolinea l'associazione dei giocatori in un comunicato stampa, ma aggiunge: «Tuttavia, ciò che né i giocatori, né l'Unione svizzera dei giocatori di hockey considerano una via praticabile è una soluzione generale come auspicata dai club. Le esigenze dei singoli club sono semplicemente troppo diverse e diversa è la loro gestione interna delle crisi».
Il virus continuerà a lasciare il segno nelle prossime stagioni. Sia i club, sia i giocatori ne sono consapevoli, sottolinea ancora il sindacato. «Il ruolo dell'associazione dei giocatori è ora importante per ammortizzare le conseguenze economiche della pandemia di Covid per i club».
La consapevolezza di questo problema è stata sollevata quando la Lega si è rivolta al Sihpu per chiedere loro di preparare un dossier che chiarisse in che misura i giocatori erano pronti a condividere le conseguenze finanziarie della crisi.
Il portiere fresco di ritiro, Jonas Hiller, da inizio maggio ha assunto la carica di presidente della Swiss Ice Hockey Players' Union. Il trentottenne ha sostituito Gianni Ehrensperger, che all'inizio dell'anno si era dimesso da presidente per concentrarsi sul suo nuovo ruolo di allenatore degli juniores del Kloten.
L'associazione dei giocatori è stata fondata nel 2016 da Mathias Seger, Paolo Duca e Victor Stancescu. L'associazione rappresenta e difende gli interessi dei giocatori di hockey su ghiaccio della Lega Nazionale nei confronti della Federazione svizzera di hockey, dei club e di altre istituzioni dello sport e della politica.