Una grande prestazione difensiva permette agli uomini di Pelletier di passare anche a Zugo. In rete Lajunen e Sannitz, e grande prova di Zurkirchen
Un altro finale in trincea. Che frutta altri tre preziosi punti per il Lugano di Serge Pelletier. Che si presenta a Zugo con Zurkirchen in porta, mentre Postma prende il posto di Chorney, e Walker finisce nel top six (mentre per i locali non c'è alcuna sorpresa ed è rinviato il rientro sul ghiaccio di Zgraggen, reduce da infortunio).
Il primo tempo è equilibrato, anche se in entrata sono gli svizzerocentrali a mostrare maggiore iniziativa. La prima vera occasione è per Zehnder, che da posizione favorevola spara alto. Poi Lammer colpisce un palo. Lo Zugo ha maggiormente il controllo del puck, ma non punge. Al 17’ in occasione del primo powerplay della serata il Lugano colpisce: Lajunen da posizione defiliata batte Genoni. Nella circostanza splendido il lavoro preparatorio di Bertaggia. I Tori tentano la reazione e poco dopo miracolo di Zurkirchen, bravo a fermare un tiro al volo a botta sicura di Kovar. A pochi secondi dalla fine è poi Martschini ad andare vicino al pareggio, ma Zurkirchen è attento.
La seconda frazione si apre nel migliore dei modi. Lammer dapprima si beve Stadler, fallisce la conclusione, ma recupera il disco e lo serve a Sannitz che al 23’ raddoppia. Lo Zugo prova ad alzare il baricentro, ma i bianconeri gestiscono il doppio vantaggio senza troppi problemi e quando occorre ci pensa Zurkirchen a metterci una pezza. Come già nel primo tempo il Lugano recupera parecchi dischi e vince più duelli. Il 2-0 dopo 40’ è assolutamente meritato.
Il terzo periodo si apre con una doccia fredda, Morant dimezza lo scarto. Lo Zugo prende coraggio e attacca, il Lugano si difende con tenacia. A pochi minuti dalla fine Zurkirchen è miracoloso e ferma un tiro a botta sicura di Simion. L’assalto finale a porta vuota non porta nulla, e così il Lugano può festeggiare di nuovo.