Hockey

Il Lugano spezza il ghiaccio

A Zugo, bianconeri sconfitti dopo i rigori 3-2, ma il primo punto stagionale è realtà. Buona prova specialmente difensivamente

Keystone
21 settembre 2019
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I ticinesi escono da Zugo con un bel carico di fiducia al termine di una gara giocata su buoni livelli. 

Nel Lugano debutto stagionale di Wellinger e Klasen, Spooner finisce in tribuna. Lo Zugo deve fare a meno dello squalificato Lindberg.

I bianconeri iniziano meglio la contesa e la rete di Bürgler al 6’01’’ è il giusto premio. Lo svittese si presenta solo davanti a Genoni e vince il duello. Lo Zugo in powerplay prova subito a reagire, ma Chiesa e soci si difendono bene bloccando diversi tiri. Al 13’ grande occasione per Suri, l’ex di turno a tu per tu con Genoni non riesce a concretizzare, mentre poco dopo è Chiesa a mettere i brividi al portiere della Nazionale. Gli ospiti insistono, Riva e Bürgler creano nuovamente due pericoli, ma l’Evz ne esce indenne. Sul finire del periodo Tori nuovamente in superiorità numerica, sullo slancio, poco dopo il rientro del penalizzato Bertaggia, arriva il pareggio di Thorell al 19’26’’. Nel complesso i ticinesi avrebbero meritato di andare al primo riposo in vantaggio.

La seconda frazione si apre con un tiro di Sannitz respinto da Genoni. Poco più tardi è invece Romanenghi a impegnare l’estremo difensore. Lo Zugo dimostra più cinismo e al 24’ arriva il punto del 2-1 firmata da Alatalo con un tiro dalla distanza. Nella circostanza Zurkirchen ha la visuale coperta. I sottocenerini non mollano e al 26’02’’ trovano il pareggio grazie a Fazzini, lesto a riprendere un disco non controllato da Genoni. Al 27’ prima superiorità numerica per il Lugano che però non dà frutti. Segue una fase equilibrata e priva di acuti sino al 36’ quando Hofmann semina lo scompiglio senza però graffiare, mentre dall’altra parte è Suri a rendersi minaccioso.

Inizio di terzo tempo con il Lugano in inferiorità numerica, Simion prova a superare Zurkirchen, bravo ad opporsi. Il Lugano si crea una buona chance al 45’ con Riva, ma il suo tiro viene intercettato da Genoni. La sfida resta sui binari dell’equilibrio, un tentativo di Hofmann finisce la sua corsa a lato. Al 48’ secondo powerplay di serata per i bianconeri, pure stavolta però il complesso di Kapanen non si rende particolarmente pericoloso. A metà periodo brivido per Zurkichen, con Klingberg che colpisce il palo. La scena si ripete al 54’ a parti invertite, Klasen centra i ferri della porta di Genoni. Ancora nello stesso minuto Lugano nuovamente con l’uomo in più sul ghiaccio a causa di un cambio volante scorretto da parte dei ragazzi di Tangnes. Fazzini impegna Genoni, mentre Suri non centra il bersaglio da posizione invitante. Negli ultimi istanti dei tempi regolamentari lo Zugo insiste, Klingberg sottoporta semina il panico, ma la difesa luganese resiste. A 1’ dal 60’ brutta carica di McIntyre ai danni di Sannitz (che esce dolorante) e powerplay per Klasen e compagni che non viene sfruttato.

Si va dunque al supplementare con il Lugano sempre in powerplay, ma Genoni non deve superarsi. Al 62’ Hofmann centra la traversa. Poco più tardi paratone di Genoni su conclusione di Romanenghi da due passi. A 1’35’’ dall’ultima definitiva sirena Chiesa si fa penalizzare. Zurkirchen respinge il tiro di Diaz e allora la soluzione va trovata ai rigori.  L’unico a segnare è Senteler, per il Lugano sbagliano Bürgler, Klasen, Loeffel, Fazzini e Zangger e lo Zugo festeggia dunque la vittoria.

Da notare infine che i bianconeri hanno messo sotto contratto il mental coach canadese Saul Miller. L’accordo era già stato siglato in estate. Miller vanta una lunghissima esperienza in ambito sportivo e lavorò già a Lugano oltre una dozzina di anni or sono. In Svizzera ha inoltre collaborato anche con Berna e Zugo. Oltreoceano ha inoltre lavorato con franchigie come i New York Mets, Los Angeles Kings, Florida Panthers, St. Louis Blues, Vancouver Canucks e Nashville Predators.