Hockey

Gli avversari di Ambrì e Davos alla Spengler

Sguardo sul torneo natalizio che si apre domani a Davos con il presidente del comitato d'organizzazione Marc Gianola

Oltre a loro... (Keystone)
25 dicembre 2019
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Dopo aver parlato di Ambrì Piotta, con Marc Gianola, presidente del comitato d’organizzazione, vediamo di conoscere più da vicino il resto del cast della 93ª Coppa Spengler.

Turku

«A rappresentare la Finlandia avremo il Turku, squadra di grande tradizione e di grande spessore. Abbiamo rinnovato per altre tre stagioni l’accordo con i vertici del massimo campionato finlandese. Di regola il posto destinato a una formazione nordica viene assegnato alla squadra meglio classificata che non disputa la Champions League».

Salavat Ufa

Che dire invece delle altre? «I russi del Salavat Ufa a Davos ci vengono con un chiaro obiettivo: vincere. E se dovessero riuscirci, sarebbe il primo successo di una squadra russa dopo il trionfo dello Ska San Pietroburgo nel 2010». Il Salavat Ufa avrà dalla sua anche il fatto di aver già avuto modo di familiarizzare con la Vaillant Arena avendoci giocato ieri sera nel derby di Khl con il Bars Kazan. «Alla Coppa Spengler, per tradizione le formazioni di Khl si presentano sempre con parecchie ambizioni. E c’è delusione quando non riescono a tenervi fede: è uno smacco che non possono permettersi... Ecco perché il Salavat Ufa sarà una squadra da tenere sotto osservazione particolare».

Team Canada

Veniamo al Team Canada... «È sempre un rebus. Come sempre, a comporre le file della squadra saranno i migliori giocatori canadesi attivi sulle piste europee, e così si andrà avanti finché tutti i campionati del Vecchio Continente si fermeranno tra Natale e Capodanno. Come sempre, a Davos il Team Canada ci arriverà per dare spettacolo e cercare l’ennesimo alloro da mettere in bacheca».

Ocelari Trinec

Ultimo, ma non per ordine di importanza, l’Ocelari Trinec, che arriva dalla cechia pure lui con grandi ambizioni: «Che cercherà di fare meglio della passata edizione: allora vinsero poche partite, ma mostrarono un hockey di alto livello. In dote portano il titolo nazionale, vinto di slancio, e la voglia di far bene. E sono convinto che lo faranno: la scuola ceca, in fatto di hockey, è una delle migliori al mondo».

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