Formula 1

F1, Verstappen e Hamilton, scintille e accuse

Finalmente gli appassionati hanno un Mondiale combattuto, con due contendenti veri, che se le danno di santa ragione in pista e fuori

30 luglio 2021
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Giunti nel torrido Hungaroring ove l'aria era davvero irrespirabile, con temperature elevatissime, a tenere banco prima ancora dei risultati delle libere del venerdì, sono state le querelle e le scaramucce tra Horner e Wolff. In buona sostanza Red Bull ha presentato un reclamo alla Fia nel quale sosteneva la gravità del comportamento anti sportivo di Hamilton, nonché si sottolineava la brutta percezione avuta per la visita fatta da Wolff ai commissari durante la gara per perorare l'innocenza del suo pilota, sui quali potrebbe essere stata esercitata qualche forma di pressione. Il risultato è stato che il ricorso è stato respinto, con alcune frasi sibilline nelle quali la Fia ha dichiarato di non avere gradito l'accusa. Aggiungendo inoltre che, alla luce del fatto che tutto è finito in nulla, non avrebbe a sua volta sanzionato il team bibitaro.

Si arriva così alla conferenza stampa, nella quale i due si trovano fianco a fianco. Da un lato Horner, pur avendo precisato di non avere voluto offendere Hamilton e il team e di continuare a ritenere grave il comportamento del sette volte campione del mondo, accetta la decisione presa. Wolff a sua volta, che aveva emesso in mattinata un comunicato durissimo, ha ammesso il fastidio provato ma ha altresì precisato di non voler gettare altra benzina sul fuoco. La nostra opinione? Questa rivalità in pista e fuori è finalmente oro per la F1 che ha bisogno di personaggi e discussioni.

Freccia d'argento davanti

In pista la ex Freccia d'argento è sempre stata davanti, con Bottas su Hamilton e Verstappen a inseguire. Osservando in special modo il passo gara, quello che viene di solito preparato nella seconda parte di libere, i tempi dei due sono mediamente di tre/quattro decimi migliori dell'olandese. La Ferrari ha svolto il solito allenamento in vista della gara, solo domani sarà possibile capire il reale valore del cronometro della Rossa, che molti danno in recupero. Su tutti Norris che con realismo parla di difformità di mezzi oggettivi a disposizione, pur essendo  motivato a proteggere la terza posizione nella classifica costruttori.

Proprio in casa Ferrari e attorno cresce il malcontento sulla gestione Binotto dei rapporti umani. Parrebbe uscire una rilevante difformità tra l'immagine pubblica solare e quella interna che mira a tagliare fuori i dissidenti. James Allison, ora in quota Mercedes-Benz, è uno di questi. Per non dire di Simona Resta, epurato e mandato alla Haas per la sola colpa di essere troppo chiaro nei giudizi critici di conduzione. Due tecnici che a Maranello farebbero molto comodo ancora oggi. Lo stesso Binotto, non possiamo citare la fonte, è ai ferri corti con Leclerc. Il monegasco proprio non si trova con lui, tanto dall'essersi costruito uno schermo protettivo all'interno del tema, sfogandosi poi in whatsapp con gli amici più cari.

Male Giovinazzi

Molto male Giovinazzi, attardato da un problema nella prima sessione, per poi accumulare giri non felici nella seconda. Intanto a Hinwil abbiamo la sensazione che dei due piloti attuali nemmeno uno sarà nel 2022 in seno alla scuderia. La campagna acquisti è in corso, il team vuole crescere, arriveranno un pilota esperto finlandese e un giovane.

La nomina in Alfa Romeo di Cristiano Fiorio quale responsabile della marca in seno al team è il chiaro segnale che se da un lato Tavares e Imparato hanno speso la loro parola e hanno il peso per restare in F1, ora è tempo di un nuovo approccio e di aumentare l'intensità della relazione. Nemmeno Fiorio però, figlio del grande Cesare e fratello del campione rally Alex, può far sì che arrivino i cavalli attesi dal propulsore Ferrari, contenuti dopo lo scandalo sopito della pompa benzina fuorilegge del 2019.