Dopo uno scoppiettante primo tempo, inglesi e olandesi si spengono, finché Watkins - entrato da poco – risolve il match (2-1) proprio allo scadere
Sarà l'Inghilterra a giocarsi il titolo continentale, domenica sera a Berlino, contro la Spagna. Gli uomini di Gareth Southgate sono infatti riusciti a superale 2-1 i Paesi bassi nella seconda semifinale, disputata mercoledì sera al Westfalenstadion di Dortmund. Per gli inglesi si tratta del secondo atto conclusivo consecutivo, dopo quello perso ai rigori contro l'Italia di tre anni fa. Per gli Oranje, invece, si tratta dell'ennesima semifinale continentale persa: in sei occasioni, infatti, i Tulipani hanno superato lo scoglio una sola volta, nell'edizione del 1988 che li vide poi alzare il trofeo.
A Dortmund – fra Olanda e Inghilterra, entrambe molto più performanti di quanto fatto nel resto del torneo - succede parecchio già nei primi minuti: dopo appena 7 giri d'orologio, infatti, Xavi Simons scardina un pallone dai piedi di Rice sulla trequarti, riparte e da fuori area scaglia un destro che è sì una fucilata, ma sulla quale il portiere Pickford reagisce in netto ritardo. È la rete del vantaggio Oranje.
Gli uomini di Southgate sembrano aver subito parecchio lo choc, per un po‘ rimangono in balia di un'Olanda mai così aggressiva, ma poi – per loro fortuna – ritrovano il senno. E al 14’ vanno vicini al pareggio, con Kane che manda sopra la traversa da due passi. Il centravanti del Bayern viene però colpito duro sullo stinco dopo aver calciato: il Var richiama l'arbitro Zwayer al video, e gli inglesi si vedono assegnare un calcio di rigore. Sul dischetto va lo stesso Kane, che non si fa ipnotizzare da Verbruggen e, al 19‘, firma l'1-1.
L'intensità del match resta alta, e al 23’ Mainoo triangola bene con Foden: l'appoggio di quest'ultimo viene salvato sulla linea, a portiere battuto, da Dumfries, che si riscatta dopo aver provocato il rigore. Sei minuti più tardi, di nuovo Dumfries mette i brividi ai Tulipani: perfettamente servito dalla bandierina, di testa colpisce infatti in pieno la traversa. Immediata la replica inglese, con Foden che lascia partire un delizioso sinistro a giro che va a lambire il palo esterno iù lontano. Il ritmo si abbassa – comprensibilmente - soltanto negli ultimi cinque minuti della prima frazione, e si va al riposo sull'1-1.
Assai più avara di emozioni la ripresa, almeno per quanto attiene alle prime battute, durante le quali le due squadre paiono più interessate a difendere che ad attaccare, salvo in rarissimi frangenti. Anche le cadenze - essendo impossibile giostrare ai ritmi visti nei primi 45‘ - inevitabilmente si fanno più blande. Idem per le occasioni, sempre più diradate, se non addirittura scomparse. Ci si trascina, insomma, verso i supplementari, con le due contendenti tornate a giocare male come avevano fatto nelle precedenti uscite.
A cercare di spezzare l'inerzia ci prova allora Southgate, tecnico inglese, che all'80’ toglie Kane e Foden e mette in campo Watkins e Palmer. E così, quando i prolungamenti sembrano ormai inevitabili, l'Inghilterra trova dal nulla la rete che le regala l'accesso alla finalissima. Autore del gol, quando il 90' era già scoccato, è proprio uno dei nuovi entrati, vale a dire Watkins, che controlla bene una palla nell'area olandese e poi la manda a gonfiare la rete difesa da Verbruggen.