Il futuro portiere del Paris St. Germain si sta rivelando uno dei protagonisti dell'Europeo e si sta così prendendo una bella rivincita sui suoi detrattori
È vero, l'Italia è all'ultimo atto dell'Europeo mentre la Spagna se n'è tornata a casa, ma l'impressione è che in realtà dalla semifinale di martedì siano uscite due squadre vincitrici. Gli Azzurri indubbiamente, capaci sotto Mancini di rinascere dalle ceneri della gestione Ventura e nel giro di tre anni riproporsi ai massimi livelli sia sul piano del gioco, sia su quello della personalità , riconquistando una nazione intera che martedì notte si è unita ben oltre i confini nazionali in una festa dal sapore di liberazione che continuerà (perlomeno metaforicamente) a prescindere dall'esito della finale di domenica. Ma di applausi ne sono arrivati anche per le giovani Furie Rosse di Luis Enrique, apparse già pronte per aprire un nuovo ciclo vincente e celebrate dai media iberici (ma non solo), con ad esempio il quotidiano sportivo As che ha sintetizzato alla perfezione la prestazione di Olmo e compagni definendoli "meravigliosamente imperfetti".
Chi invece quasi perfetto lo è stato nella serata di Wembley e in generale fin qui nel torneo (solo 9 in totale i suoi interventi contro ad esempio i 21 di Yann Sommer, ma quasi tutti decisivi), prendendosi così anche una bella rivincita personale, è Gigio Donnarumma. Nella valanga di complimenti, spicca la definizione scelta da L'Équipe per una stella del calcio che non proprio tutti amano, ma che ha irrobustito il fronte degli ammiratori in Patria neutralizzando il rigore di Morata. In attesa dell'ultimo atto, il portiere azzurro ha superato assieme alla nazionale italiana vari esami di maturità , in un Europeo iniziato da svincolato di lusso ma con in tasca già un accordo con il Paris Saint Germain che dovrebbe fruttargli una dozzina di milioni di euro a stagione, ben più di quelli proposti invano dal Milan per prolungare un contratto che da anni ogni estate ha generato un tormentone.
"Noi in campo, voi sugli spalti, per le strade, davanti alla tv. Circondati da una grande passione e dal vostro affetto ci prepariamo per la finale", ha scritto il portiere su Twitter in una notte in cui ha faticato a trattenere le lacrime davanti alle telecamere, prima di festeggiare con i compagni cantando a ripetizione "Notti magiche". E sui social ora è più difficile trovare le critiche e gli insulti che per anni lo hanno perseguitato, da parte di chi lo ritiene solo un incontentabile. Nel giugno 2017 qualche tifoso lo accolse con una pioggia di dollari finti al debutto nell'Europeo under 21, una scena fastidiosa quanto il soprannome "Dollarumma" per il portiere, criticato poi anche per la scelta di rinviare la maturità rifugiandosi a Ibiza. Nei mesi successivi il rinnovo del contratto con il Milan ha solo posticipato la separazione alla fine della scorsa stagione.
A Coverciano temevano che le vicende di mercato durante l'Europeo potessero togliere serenità al giocatore, che ha svolto le visite mediche con il Psg nel giorno di riposo dopo la fase a gironi e non si è scomposto quando un tifoso da bordo campo gli ha sventolato una banconota da 20 euro prima dei quarti contro il Belgio, a Monaco. Questa volta Donnarumma l'ha presa con il sorriso, continuando a lavorare con serenità con il preparatore dei portieri Massimo Battara e seguendo i consigli del suo collega veterano Savatore Sirigu, che ha saputo trovare le parole giuste anche prima dei rigori contro la Spagna. Di sorrisi poi Donnarumma ne ha regalati a tutta Italia con le sue parate, come detto spesso decisive al netto di qualche incertezza nelle uscite e nelle giocate con i piedi: una su Gregoric all'inizio del secondo tempo supplementare con l'Austria, almeno un paio sui belgi De Bruyne e Lukaku, infine contro la Spagna prima ha salvato il risultato su un tiro ravvicinato di Dani Olmo, poi si è superato su Morata, senza dimenticare che ha dato il via all'azione del gol di Federico Chiesa accelerando la ripartenza con un passaggio rasoterra. In Francia lo aspettano, adesso ancor di più convinti che l'ex milanista sia pronto a raccogliere l'eredità dei grandi portieri italiani, da Gianluigi Buffon a Francesco Toldo, anche lui eroe in una semifinale europea nel 2000 parando ben tre rigori.