Nella tredicesima tappa della Vuelta lo zurighese migliora il quarto posto colto giovedì. Tra gli uomini di classifica, Roglic recupera 1’54” a O'Connor
Mauro Schmid (24 anni) continua a flirtare invano con la vittoria alla Vuelta. Nella 13esima tappa, il campione svizzero ha conquistato il 2° posto in cima al Puerto de Ancares, salita di prima categoria di 7,5 km al 9,3% di pendenza media (con punte massime del 15%).
Come il giorno precedente, quando si era classificato 4°, Schmid si è infilato nella fuga giusta, questa volta formata da 23 corridori. Solo cinque sono rimasti davanti per la salita finale, sulla quale il 37enne Michael Woods si è dimostrato il più forte, come era prevedibile per un corridore che si era aggiudicato la tappa del Puy de Dôme durante il Tour de France 2023. Il campione canadese ha ottenuto la sua terza vittoria alla Vuelta. Ha vinto con 45 secondi di vantaggio su Schmid e 1'11” sullo spagnolo Marc Soler.
Dietro i corridori in fuga, si è scatenata la battaglia tra i favoriti. Primoz Roglic ha attaccato dopo che la sua squadra aveva lavorato duramente e ha imposto un ritmo infernale. Lavoro che, peraltro, ha dato i suoi frutti, visto che la maglia rossa Ben O'Connor non è riuscito a tenere il passo del rivale sloveno. Sul traguardo, l'australiano ha dovuto cedere all'avversario 1’54”, ciò che gli consente di mantenere un altro giorno il segno del primato, con un vantaggio però ridotto a 1’21” nei confronti del tre volte vincitore della Vuelta.
Da notare che i due corridori della Uae Emirates, Brandon McNulty e Jay Vine, prima dell'ultima salita si trovavano in buona posizione per giocarsi la vittoria di tappa, ma in discesa sono finiti rovinosamente a terra. A rischiare maggiormente è stato McNulty, passato sotto il guardrail e finito in una scarpata qualche metro più in basso. Fortunatamente, entrambi sono riusciti a risalire in bicicletta e a chiudere la tappa.
Tra sabato e domenica la classifica generale potrebbe pure trovare un nuovo padrone. Il weekend è ancora dedicato alla montagna, con un sabato abbastanza abbordabile (una salita di prima categoria, il Puerto de Leitariegos, 22,8 km al 4,5%, arrivo in pianura) e una domenica decisamente più dura, con due passaggi sull'Alto de la Coladiella (prima categoria, 6,4 km all'8,2%), prima del gran finale con l'arrivo a Cuitu Negru (1'847 metri sopra il mare), salita hors-catégorie di 18,9 km al 7,4%, con gli ultimi 2,4 km nei quali le pendenze massime raggiungeranno il 24%.