Nell'11ª frazione della Vuelta, vinta di prepotenza dall'irlandese, il leader della generale concede agli avversari oltre mezzo minuto
Perde oltre trenta secondi sui più vicini inseguitori il leader della classifica generale Ben O'Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale): è questo il verdetto più importante dell'11ª tappa della Vuelta, disputata mercoledì con partenza e arrivo a Padron, in Galizia. Ad alzare le braccia sotto lo striscione del traguardo è stato l'irlandese Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla) – al suo primo successo nella gara spagnola -, che ha preceduto il belga Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck) e il britannico Max Poole (Dsm-Firmenich PostNL). Dopo aver preso parte a una lunga fuga composta da 38 corridori, Dunbar ha piazzato un attacco fulminante a circa 600 metri dall'arrivo, al quale nessun rivale ha saputo rispondere. L'irlandese, 27 anni, aveva chiuso al 7° posto l'ultimo Giro d'Italia.
«Era molto tempo che non mi ritrovavo nella condizione di poter vincere», ha spiegato Dunbar. «Ho cercato di far valere la mia esperienza, anche se sull'ultima salita (il Puerto Cruxeiras) ho sofferto, perché era piuttosto complicata. Amo questo genere di arrivi, che ti permettono di sprintare anche dopo una corsa difficile. Sapevo che, per avere qualche chance di vittoria, sarei dovuto partire da lontano e così, ai 600 metri, mi sono lanciato. Ancora stento a crederci di essere riuscito ad arrivare fino in fondo senza che nessuno mi riprendesse». Da segnalare che l'irlandese, al termine della scorsa stagione, aveva meditato di lasciare l'agonismo a causa di molti incidenti, cadute e infortuni che aveva subito.
Lunga 166,6 chilometri, la tappa di mercoledì presentava quattro Gpm, l'ultimo dei quali – a 8 km dal traguardo, con pendenze del 9% – ha permesso a Primoz Roglic, vincitore della prova iberica tre volte dal 2019 al 2021, di prendere un certo margine a Ben O'Connor, che come detto porta la maglia rossa di leader. Il vantaggio dell'australiano sullo sloveno nella classifica generale è diminuito di 37 secondi, attestandosi ora a 3 minuti e 16 secondi. Il terzo in graduatoria è lo spagnolo Enric Mas (Movistar, staccato di 3'58"), che ha scavalcato l'ecuadoriano Richard Carapaz (EF Education-EasyPost). Lo zurighese Mauro Schmid, migliore di giornata fra gli svizzeri, ha chiuso al 64° posto, con quasi otto minuti di ritardo dal vincitore. Nella classifica generale, perde posizioni il turgoviese Stefan Küng (Groupama-Fdj), scivolato dal 31° al 39° posto.
Dopo due tappe di media montagna in Galizia, giovedì in programma ci sono 137,5 km abbastanza piatti fra Ourense e Manzaneda, con traguardo posto in cima a un colle di prima categoria che potrebbe modificare un po' la classifica.