Lo spagnolo si aggiudica la classifica generale con 7” su Vlasov e 9” su Lipowitz. La tappa di chiusura, a Vernier, premia il francese Godon
Carlos Rodriguez ha vinto il Tour de Romandie 2024. Il 23enne spagnolo ha difeso con successo sul circuito disegnato attorno a Vernier, la maglia gialla conquistata sabato nell'arrivo in quota a Leysin.
Il francese Dorian Godon, dal canto suo, si è aggiudicato la vittoria di giornata nell'ultima frazione, accompagnata dalla pioggia. Per lui si tratta della seconda vittoria al Romandia, dopo quella ottenuta nella prima tappa conclusa a Friborgo.
La legge non scritta secondo la quale il leader non può essere attaccato nell'ultima tappa vale solo per i tre grandi giri. In eventi di una settimana, non sono rari i tentativi dell'ultimo minuto. E in molti si aspettavano che lo spagnolo venisse attaccato, alla luce di una classifica nella quale il russo Alexander Vlasov e il tedesco Florian Lipowitz, uno che ha lanciato la sua carriera sportiva nel mondo del biathlon, accusavano meno di dieci secondi di ritardo dal leader. In pratica, c'è stato un solo tentativo, quello del russo sulla terza e ultima salita di Dardagny, ma l'unico ragno cavato dal buco è, di fatto, l'aver praticamente messo la parola fine alla fuga di giornata. Tutto sommato, si è preferito pensare soltanto alla vittoria di tappa e concedere alla maglia gialla una giornata piuttosto tranquilla – ma sempre sul chi vive a causa del fondo stradale bagnato all'origine di diverse cadute – onorando in tal modo la conquista della leadership nella tappa regina, vinta per altro dall'ecuadoriano Richard Carapaz. Rodriguez ha meritato il successo finale per la polivalenza messa in mostra, con la bella cronometro di Oron e l'ottima prestazione sul pendio di Leysin. Per il 23.enne iberico si tratta della prima vittoria in una corsa a tappe del World Tour, a poche settimana di distanza dal secondo posto (alle spalle di Ayuso) nel Giro dei Paesi Baschi.
Quinto al Tour de France dello scorso anno, Rodriguez (Ineos) è un degno vincitore, anche se non era favorito alla vigilia della corsa. Il Team Uae Emirates era in testa nei sondaggi, grazie alla presenza del britannico Adam Yates, vincitore dello scorso anno, e del ventunenne Juan Ayuso, spagnolo dall'enorme potenziale. Ayuso non è però riuscito a tenere il passo dei migliori nella tappa conclusa a Leysin e si è dovuto accontentare del quinto posto finale. Buona, in prospettiva futura, la decima posizione finale di Egan Bernal. Il colombiano, dopo l'incidente stradale di oltre due anni fa, sta ancora cercando il colpo di pedale giusto, ma questo inizio di stagione sembra avergli dato qualche motivo di speranza. Sabato, sulla salita di Leysibn ha perso soltanto 27” da Carapaz, mentre in classifica generale il suo ritardo è stato di 1’23”.
La corsa romanda non ha regalato molte soddisfazioni ai ciclisti rossocrociati. Yannis Voisard, attualmente il miglior elemento rossocrociato per quanto riguarda le corse a tappe, ha fallito l'obiettivo di chiudere tra i primi 10, dopo aver terminato il tappone di sabato con un ritardo di 3’37”, e si è dovuto accontentare di un 21° a 3’56”. Chi può ritenersi moderatamente soddisfatto è il giovane Jan Christen, il quale ha sì accusato un pesante ritardo a Leysin (8’01”), ma ha comunque chiuso la corsa al 31° posto con un distacco di 9’ esatti. Il 20enne della Uae ha ribadito di essere il diamante grezzo del ciclismo elvetico, senza dubbio in grado nei prossimi anni di primeggiare con i migliori, perlomeno su corse a tappe di breve durata.