In Coppa Svizzera è la 19° partita su 21 disputata lontano da Cornaredo (la 17° consecutiva). Riscattare la scialba prestazione offerta a Ginevra
“On The Road Again’, cantavano nel 1968 i Canned Heat. Un pezzo di blues-rock che potrebbe legittimamente diventare la colonna sonora di un Lugano che sulla strada, in pratica, ci vive. Alle consuete trasferte di Super League, da diversi anni a questa parte si sono aggiunte le partite casalinghe di Europa e Conference League, ospitate a turno, per l’inadeguatezza di Cornaredo, da San Gallo, Lucerna, Zurigo, Ginevra e, quest’anno, Thun. E se tutto questo non bastasse, potremmo aggiungerci pure la Coppa Svizzera, manifestazione nella quale il Lugano ha disputato, dall’estate 2021 a oggi, 20 partite. Quella di mercoledì sera a Yverdon, valida per gli ottavi di finale dell'edizione 2024-25, sarà la numero 21: ebbene, 19 di queste 21 – e tutte le ultime 16 – sono state giocate lontano dal Ticino. Una vita sulla strada, è il meno che si possa dire. Anche se poi non è che tutto questo viaggiare sia stato in assoluto un fattore negativo. In questi anni Croci-Torti e compagni hanno costantemente migliorato il loro piazzamento in Super League, fino al 2° posto dell’ultima stagione, hanno scalato le gerarchie continentali fino alla qualificazione per la fase a eliminazione diretta ottenuta giovedì scorso con la vittoria contro il Gent e, ciliegina sulla torta, hanno raggiunto per tre volte consecutive la finale di Coppa Svizzera, vincendo l'edizione 2021-22.
Il tecnico bianconero non lo ha mai nascosto: con quello che un tempo era chiamato il Trofeo Sandoz ha sempre avuto un feeling particolare e punta senza mezzi termini a conquistare una quarta finale consecutiva, anche per rifarsi dall’amarezza dell’incredibile sconfitta ai rigori dello scorso 2 giugno contro il Servette. Per continuare a sognare un nuovo viaggio a Berna occorre tuttavia superare l’ostacolo di un Yverdon che quest’anno fatica a mantenersi a galla in campionato, ma che una delle sole tre vittorie conquistate tra le mura del Municipal l’ha firmata proprio contro i bianconeri, lo scorso 20 ottobre. In quell’occasione, Saipi e compagni erano apparsi appannati, poco brillanti e propensi a errori che ne avevano segnato la sorte (autorete di El Wafi e rigore procurato da Mahou, entrambi episodi ingenui). Domenica è toccato al Servette approfittare di uno dei rari cali di rendimento della formazione bianconera, uscita sconfitta con un pesante quanto meritato 3-0. E siccome fino a ora il Lugano non ha mai toppato due volte di seguito, c’è da supporre che a Yverdon si rivedrà una squadra, se non spumeggiante, per lo meno all’altezza della situazione. La differenza tra la compagine di Croci-Torti e quella di Mangiarratti sta tutta in quei 16 punti che le dividono in classifica, ma in Coppa Svizzera i valori in campo spesso vengono sovvertiti dalla formula a eliminazione diretta, con motivazioni e implicazioni psicologiche diverse rispetto al campionato.
Corsi e ricorsi storici, era dal 12 novembre dello scorso anno che il Lugano non subiva un 3-0 (con lo Zurigo) e anche in quell’occasione si era trattato di una partita susseguente a un giovedì europeo (contro il Bruges). L’impegno successivo, in campionato e non in Coppa, aveva imposto al Lugano proprio una trasferta a Yverdon, dalla quale i bianconeri erano usciti vincitori con un chiaro 5-0.
Ben più prezioso delle statistiche, per il piano di battaglia di Croci-Torti saranno i rientri di Papadopoulos e Hajdari al centro della difesa, così come quelli probabili di Zanotti e Valenzuela sulle fasce. Proprio i due laterali dovrebbero avere un ruolo importante nell’appoggiare una manovra offensiva che a Ginevra è parsa deficitaria, con due sole vere conclusioni verso la porta di Frick una delle quali proprio a opera del terzino argentino. Un caso e non certo la norma, visto come nelle 26 partite sin qui disputate (16 in Super League, 8 in Europa e 2 in Coppa Svizzera), il Lugano soltanto in tre occasioni non sia riuscito ad andare in gol nemmeno una volta (Sion, Yverdon e Servette, sempre in trasferta).
Il Lugano comunica il prolungamento del contratto con Fotios Pseftis fino al 30 giugno 2028. Binaconero dall'estate 2023 in provenienza dalle giovanili del Milan, il portiere greco (classe 2003) è entrato stabilmente nel giro della prima squadra, anche se ha disputato la maggior parte delle partite con la U21 in Promotion League.