Calcio

Arbitro e sfortuna condannano il Lugano a Yverdon

Battuta d'arresto (0-2) dei bianconeri, che alla ripresa del campionato dopo la pausa internazionale vivono una giornata da dimenticare

20 ottobre 2024
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A decidere la sfida di Yverdon, sul finire del primo tempo (45’), è stato soprattutto un rigore a favore dei padroni di casa la cui genesi è quantomeno curiosa, visto che la signora Grundbacher – parsa insicura lungo tutta la gara – ha dapprima ammonito per simulazione Baradji, ma poi, richiamata dal Var, ha ribaltato il verdetto, revocando il giallo al romando e assegnando la massima punizione, trasformata da Céspedes. Una condotta alquanto discutibile quella del quartetto arbitrale – per la prima volta nella storia della Super League interamente composto da donne – dato che una dozzina di minuti prima, in una situazione simile, quando il luganese Steffen era stato nettamente falciato nell’area vodese, aveva deciso di non ricorrere all’ausilio della tecnologia, lasciando correre quando invece avrebbe dovuto decretare un sacrosanto rigore a favore dei sottocenerini. Finché la tecnologia sarà usata in questo modo scellerato, concedendo cioè estrema libertà d’interpretazione ai giudici di gara, porterà più danni che benefici, e lascerà inevitabilmente ampio spazio ai sospetti.

I padroni di casa, guidati in panchina dal ticinese Alessandro Mangiarratti, si erano fatti preferire – pur senza creare problemi a Saipi – nel corso dei primi 15 minuti del match, mentre in seguito a giocare meglio erano stati i bianconeri, che si erano creati diverse occasioni da gol. Innanzitutto, al 6’, con un tiro-cross di Bottani che costringeva il portiere Bernardoni a deviare la sfera sopra la traversa. E poi con Grgic al 22’, con Marques un minuto più tardi – deliziosamente lanciato da Steffen – e con Mahou al 30’, il cui destro dalla distanza andava a spegnersi poco alla sinistra della porta vodese. L’unica altra annotazione inerente ai primi 45’ riguarda l’entrata in campo di Doumbia, che al 37’ prendeva il posto di Grgic, costretto a lasciare il campo per un colpo al volto.

Mattia Croci-Torti, alla sua 150a panchina luganese in carriera, nell’intervallo toglie Bottani – fin lì impalpabile – e mette Dos Santos, che risulterà un po’ più propositivo. La conferma che l’arbitraggio è di pessimo livello giunge al 52’, quando un evidente fallo di mano (per fortuna fuori area) del vodese Tijani – fra l’altro già ammonito – viene considerato non punibile malgrado le immagini dimostrino l’esatto contrario. La giornata, evidentemente, è davvero sfortunata, e infatti al 58’ – su una clamorosa autorete di El Wafi che non si intende con Saipi e di petto manda la sfera nella propria porta – giunge il raddoppio biancoverde.

Il Crus – obbligato a invertire la tendenza – torna a metter mano alla formazione: escono Marques e Przybylko ed entrano in campo Cimignani e Aliseda. La reazione però è timida: arriva solo un debole diagonale proprio dal nuovo entrato argentino, che di destro, praticamente dal dischetto, calcia senza la giusta forza e consente a Bernardoni di neutralizzare il tentativo. Senza fortuna anche un tiro di Cimignani, che si impenna parecchio sopra la trasversale. Si tratta, comunque, di un monologo ticinese, dato che i padroni di casa – forti di un doppio vantaggio malgrado abbiano fin lì effettuato un solo tiro nello specchio della porta rivale – si limitano a difendere, rinunciando a qualsiasi sortita in avanti. La seconda conclusione in porta dei romandi giungerà soltanto al 75’, quando una botta di Aké destinata all’incrocio viene deviata provvidenzialmente in angolo da Saipi. Ci saranno altre occasioni su entrambi i fronti, ma nulla di clamoroso, e così il risultato rimane di 2-0 a favore dei locali. Per il Lugano si tratta della prima sconfitta nelle ultime sette gare, fra campionato e coppe varie.

Sfuma dunque per i bianconeri la possibilità di riagganciare lo Zurigo in vetta alla classifica del massimo campionato: si tratta di un duro colpo, anche perché giunge proprio all’inizio di un tour de force fatto di 7 gare – di cui 5 in trasferta – da qui al 10 novembre.

Yverdon - Lugano 2-0 (1-0)

Reti: 48’ Céspedes (rigore) 1-0. 58’ El Wafi (autorete) 2-0.

Arbitro: Grundbacher.

Yverdon: Bernardoni; Sauthier, Christian Marques, Tijani; Aké, Legowski (90‘ Sylla), Céspedes, Baradji (68’ Mauro Rodrigues), Le Pogam; González (78‘ Kacuri); Komano (78’ Ntelo).

Lugano: Saipi; Brault-Guillard, Papadopoulos, El Wafi, Martim Marques (62‘ Cimignani); Bislimi (78’ Mai), Grgic (37‘ Doumbia), Bottani (46’ Daniel Dos Santos); Steffen, Przybylko (62‘ Aliseda), Mahou.

Note: 2’100 spettatori. Ammoniti: 27’ Tijani. 42‘ Bislimi. 79’ Steffen. 88' Cimignani.

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