Calcio

Gaffe dell'antidoping: test anche per giocatori morti da decenni

Caos in seno all'agenzia norvegese incaricata dei controlli. Fra i selezionati pure il capocannoniere della nazionale morto nel 1983  

‘Candid camera?’
(Keystone)
4 settembre 2024
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Calciatori chiamati a fare un test antidoping decenni dopo la morte. È l'incredibile vicenda avvenuta in Norvegia dove l'agenzia antidoping nazionale ha inavvertitamente selezionato giocatori morti molti anni prima per svolgere dei test prima delle partite di Nations League. Tra i giocatori selezionati ci sono il capocannoniere della nazionale Jørgen Juve ed Einar Gundersen, considerati tra i giocatori di punta del calcio norvegese: Juve è morto nel 1983 e Gundersen è mancato addirittura nel 1962. «Ieri abbiamo ricevuto la visita dell'agenzia antidoping», ha detto il ct della Norvegia Ståle Solbakken in conferenza stampa. Quando sono stati letti i nomi dei giocatori selezionati per i test, è rimasto sorpreso e ha chiesto se si trattasse di una "candid camera", riferendosi a un possibile scherzo.

«Probabilmente hanno controllato solo la parte superiore della lista con i migliori marcatori», ha scherzato l'allenatore. L'agenzia antidoping ha ammesso la gaffe. Non c'erano dubbi che fosse stato commesso un grosso errore, ha detto un portavoce all'agenzia di stampa norvegese Ntb, ma la Federazione calcistica ha preso l'intera situazione con umorismo. Anche l'attuale esordiente norvegese Erling Haaland era sulla lista, così come il difensore Oscar Bobb, che è fuori gioco da quando si è fratturato una gamba il mese scorso. La Norvegia farà visita al Kazakistan venerdì e ospiterà l'Austria lunedì prossimo.

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