CALCIO

Ginevra non è più terra di conquista, Lugano battuto in rimonta

Bianconeri in vantaggio con Belhadj nel primo tempo, poi l'espulsione di Grgic cambia tutto e i granata la girano con Stevanovic e un rigore di Bolla

Duello aereo tra Guillemenot e Celar
(Keystone)
18 febbraio 2024
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Prima o poi doveva capitare: dopo nove anni e dieci partite, il Lugano esce con le ossa rotte dallo Stade de Genève. Una sconfitta che fa male per come è maturata: i bianconeri non sono infatti riusciti a gestire il gol di vantaggio ottenuto dopo appena 11’ e nel finale, dopo l’espulsione di Grgic, sono andati in difficoltà, subendo la rimonta dei padroni di casa.

Per l’occasione, Croci-Torti è costretto, una volta di più, a rinunciare a numerosi giocatori di spicco, ultimo in ordine di tempo Milton Valenzuela (oltre a Przybylko, arrivato da poco).

Bastano 3’ di gioco a far supporre ai tifosi bianconeri che, come da vecchia abitudine, il Lugano sia rimasto negli spogliatoi, almeno con la testa, anche dopo il fischio d’inizio. El Wafi, sulla fascia, serve il pallone a ritroso, ma in mezzo all’area c’è soltanto Antunes che conclude addosso a Saipi in disperata uscita: l’ex chiassese recupera la sfera, la porge a Guillemenot, il cui tiro è ancora una volta deviato dal portiere bianconero, con Mai che spazza definitivamente il pericolo praticamente sulla linea di porta. Un’incredibile disattenzione che rimane però l’unica del primo tempo. La squadra di Croci-Torti si ricompone, lascia l’iniziativa ai padroni di casa e prova a pungere in ripartenza. E all’11’, da una palla recuperata nella tre-quarti granata, Belhadj si accentra e dal limite lascia partire una conclusione che si insacca nell’angolino basso alla destra di Mall.

I bianconeri hanno il merito di gestire bene il vantaggio. Anzi, dopo un colpo di testa centrale di Antunes (19’) si rendono di nuovo pericolosi: un attivissimo Belhadj mette in mezzo un pallone rasoterra e in piena area piccola Celar impiega troppo tempo a girarsi, favorendo così l’intervento risolutore di Rouiller. A cavallo della mezz’ora, i ginevrini si fanno pericolosi, dapprima con un nuovo colpo di testa di Antunes (29’), poi con un cross di Stevanovic sul quale Cognat arriva con un attimo di ritardo (30’), infine con una conclusione dal limite di Tsunemoto sulla quale Saipi è bravo ad alzare sopra la traversa.

L’ultimo quarto d’ora del primo tempo non regala altre emozioni, ma in apertura di ripresa, al 46’, un’improvvisa conclusione in diagonale di Stevanovic passa a pochissima distanza dal palo della porta difesa da Saipi.

Il primo cambio nelle fila bianconere è quello di Bottani che al 62’ entra per Mahou. Al 67’, sugli sviluppi di un corner, altra occasione per il Servette, con Guillemenot che si ritrova il pallone sui piedi all’altezza del dischetto del rigore: sulla sua conclusione si immola Hajdari per respingere. Al 71’ il Servette va a un passo dal pareggio: cross di Antunes e libero in mezzo all’area Guillmenot batte al volo, ma spedisce il pallone al lato.

Al 73’ si infortuna Belhadj e Croci-Torti vorrebbe procedere a tre cambi. Che però non arrivano e su azione di corner Hajdari fa da torre per il colpo di testa di Celar che si stampa sulla traversa. Il Servette però riparte e Grgic è costretto a un fallo da tergo per fermare Antunes: Horisberger non può fare altro se non estrarre il cartellino rosso (nelle concitate fasi successive, Croci-Torti si becca un giallo per proteste). Rimasto in 10, il Lugano cambia: dentro Espinoza, Macek e Cimignani per Belhadj, Celar e Bislimi. Il canovaccio della partita, già chiaro sin dalla ripresa del gioco dopo la pausa, non cambia, anzi, si accentua: il Servette preme, il Lugano si difende con sempre maggiore affanno, fino all’83’, quando un cross dello scatenato Kutesa trova Stevanovic sul secondo palo, libero di insaccare il punto del pareggio. Gli ultimi minuti sono tutti in apnea e all’86’ Bronn colpisce di testa a pochi metri da Saipi, ma la palla, fortunatamente, supera di qualche centimetro la traversa. All’88’, la frittata: Guillemenot si gira bene in area e Hajrizi, ingenuamente, lo atterra. Horisberger indica immediatamente il dischetto del rigore e Bolla dagli undici metri non sbaglia e decreta la prima sconfitta del Lugano nelle ultime 11 partite giocate allo Stade de Genève.

Servette - Lugano (0-1) 2-1
Rete: 11’ Belhadj 0-1. 83’ Stevanovic 1-1. 89’ Bolla (rigore) 2-1.
Servette: Mall; Tsunemoto, Rouiller, Bronn, Mazikou (61’ Bolla); Stevanovic, Ondoua, Cognat, Kutesa; Antunes. Guillemenot.
Lugano: Saipi; Hajrizi, Mai, El Wafi, Hajdari; Belhadj, Grgic; Bislimi, Sabbatini, Mahou (62’ Bottani); Celar.
Arbitro: Horisberger.
Note: 6'383 spettatori. Servette privo di Crivelli e Severin (squalificati) e Douline (infortunati); Lugano senza Aliseda, Babic, Doumbia, Marques, Steffen e Valenzuela (infortunati) e Przybylko. Al 74’ espulso Grgic (fallo da tergo). Ammoniti: 18’ Mahou. 43’ Sabbatini. 60’ Kutesa. 75’ Croci-Torti