A Cornaredo partita gagliarda dei bianconeri, che dopo un brutto inizio si riprendono e tengono testa ai campioni svizzeri
Il Lugano in casa conquista un punto importantissimo, sia per la classifica sia perché ottenuto – lottando in modo esemplare – contro la squadra nettamente più forte del campionato. Il pubblico ha potuto assistere a una bella gara, resa assai dura dalla pioggia che non ha mai smesso di scendere. L'incontro, fra l'altro, era rimasto in dubbio fino a poco prima dell'inizio della gara proprio per via delle precipitazioni cadute senza sosta negli ultimi due giorni: si temeva potessero costringere l'arbitro Gianforte a rimandarne lo svolgimento. Il terreno, però, ha mostrato di tener bene, e dunque si è giocato.
È davvero da incubo l'inizio del match per i padroni di casa, che dalla squadra dominatrice del calcio elvetico vengono surclassati in ogni zona del terreno da gioco. A centrocampo, soprattutto, la supremazia bernese è nettissima, e così i bianconeri nei primi minuti non riescono in pratica mai a superare la metà campo: ogni loro iniziativa è infatti spezzata sul nascere. I campioni svizzeri pressano altissimi, e quasi sempre riescono a portare via la palla agli uomini di Croci-Torti e a servirla ai loro attaccanti, che mettono sotto pressione il portiere luganese Saipi fin da subito. Dopo alcune occasioni non sfruttate dai gialloneri solo per l'imperizia dei proprio attaccanti, gli ospiti passano comunque in vantaggio al 9‘ grazie al gambiano Colley – di rientro dalla Coppa d'Africa – che sfrutta al meglio un pallone rubato, difeso e poi servitogli da Ugrinic, autentico padrone del centrocampo. L'errore che dà il via alla rete bernese è di Belhadj, che nei frangenti iniziali dell'incontro è uno di quelli che maggiormente va in confusione. Ma a sbagliare, e ripetutamente, sono anche Mai, il rientrante Hajdari e Hajrizi, che si ritrova a svolgere sulla destra il ruolo lasciato vacante dal transfuga Arigoni, giocatore che fin qui la società ha ritenuto di non dover sostituire con alcun innesto proveniente dal mercato invernale, che sta per chiudersi.
I padroni di casa si vedono per la prima volta dalle parti del portiere bernese Von Balmoos soltanto al 16’, con un destro innocuo di Capitan Sabbatini dai 16 metri. È comunque il primo, timido segno di reazione da parte dei sottocenerini, che finalmente – nei minuti che portano alla metà del primo tempo – tornano ad affacciarsi in avanti, senza però mai riuscire a pungere davvero. Ad andare più vicino al gol è anzi lo Young Boys, che di testa manda sul fondo un pallone che avrebbe potuto e dovuto invece spedire in fondo al sacco. La seconda occasione luganese porta la firma di Mahou, fin lì non pervenuto, che al 38‘ sferra un più che discreto tiro in diagonale che finisce fuori bersaglio ma non di molto. E poi, quando tutti sono ormai convinti che si andrà al riposo col vantaggio bernese, nel minuto di recupero del primo tempo giunge la rete del pareggio, firmata da Bislimi con un bel destro potente sotto la traversa a chiudere un contropiede corale gestito dai padroni di casa davvero molto bene.
Nella ripresa il Lugano entra in campo molto più concentrato rispetto a quanto mostrato a inizio gara, ma purtroppo serve a poco, perché a ritrovare la via del gol è la compagine bernese: al 52’, da rimessa laterale, il nuovo entrato Mvuka, incredibilmente lasciato solo in mezzo all'area, è lesto a infilare Saipi. Per fortuna dei padroni di casa, a mostrarsi disattenta è anche la retroguardia giallonera, che una manciata di minuti più tardi, su corner, lascia Hajrizi libero di colpire di testa e di firmare il 2-2: è la sua seconda rete in campionato. Galvanizzato, il Lugano cerca di colpire di nuovo, ma prima Macek e poi Bislimi non sono fortunati. Gli ospiti, però, non si fanno impressionare e al 63‘ Ugrinic, il migliore in campo, raccoglie in mezzo all'area – una specie di rigore in movimento – un bel servizio di Mvuka e riporta avanti i campioni svizzeri.
Da quel momento, il protagonista diventa il Var, che dapprima annulla una rete a Celar per un fallo luganese all'inizio del contropiede che avrebbe potuto regalare il 3-3 ai padroni di casa (davvero inviperito Croci-Torti, che viene ammonito) e poco dopo (80’) vede un fallo di mano di Itten in barriera (sfuggito al fischiatissimo arbitro Gianforte) e permette allo stesso Celar, glaciale dal dischetto, di firmare la sua 13a rete stagionale. Finisce in parità (3-3) e con un brivido nel finale per un palo colpito da Itten: bella dimostrazione di carattere della squadra di Croci-Torti, per l'ennesima volta falcidiata dagli infortuni ma capace di ovviare alle molte assenze grazie al grande cuore.
«Non abbiamo mai mollato, abbiamo recuperato tre volte, siamo sempre rimasti in partita» ha detto a fine gara un soddisfatto Celar, alla sua prima rete in carriera contro l'YB. «Sono davvero felice per me e per la squadra».
«I primi 5-10 minuti sono stati catastrofici», ha detto invece il tecnico bianconero Mattia Croci-Torti, «abbiamo sbagliato tutto, l'errore di Bislimi ha scioccato tutta la squadra. Poi, per fortuna, abbiamo reagito, anche grazie al fatto di aver cambiato qualcosa. Ho visto tanto cuore e tanto carattere, anche se dobbiamo migliorare in ogni fase: abbiamo regalato troppo, non è concepibile regalare un gol su una rimessa laterale, non è immaginabile per una squadra di Super League. Allunghiamo comunque la striscia positiva. Poche squadre in Svizzera hanno saputo rimontare tre volte lo Young Boys. Davanti a una prestazione così di carattere da parte dei miei giocatori, fatico a pensare agli infortuni e agli assenti, mi godo questa grande dimostrazione di professionalità e di impegno. La decisione che ha annullato il nostro terzo gol mi fa molto male: l'arbitro aveva visto bene, ma il Var ha voluto lo stesso intervenire. Certe cose tolgono fiducia a un arbitro, conferendo tutto il potere soltanto a mille immagini rallentate, e questa cosa davvero non mi va giù. Non voglio parlare di sudditanza psicologica degli arbitri nei confronti dell'YB. Certo, loro sono bravi ad accentuare certe situazioni, e forse in futuro dovremmo imparare a farlo anche noi».
Lugano - Young Boys: 3-3 (1-1)
Reti: 9‘ Colley (0-1), 46’ Bislimi (1-1), 52‘ Mvuka (1-2), 57’ Hajrizi (2-2)¨, 63‘ Ugrinic (2-3), 80’ Celar (r) (3-3)
Stadio di Cornaredo: spettatori 2'824
Arbitro: Gianforte
Lugano: Saipi; Hajrizi, Mai, Hajdari (67‘ Espinoza), Valenzuela; Sabbatini, Grgic, Belhadj (78’ Vladi); Mahou (78‘ Macek), Celar (85’ Bottani), Bislimi.
Young Boys: Von Ballmoos; Blum, Camara, Lustenberger, Hadjam (82‘ Persson); Lakomy (83’ Males), Lauper, Ugrinic; Joël Monteiro (83‘ Ganvoula), Itten, Colley (46’ Mvuka).
Ammoniti: 60‘ Camara, 82’ Grgic, 87' Espinoza.