Con reti di Aliseda e Belhadj nel primo tempo, i bianconeri battono i campioni svizzeri sotto gli occhi del patron Joe Mansueto
Davanti al patron Joe Mansueto, per la prima volta presente a Cornaredo, il Lugano disputa contro i campioni in carica dello Young Boys quella che è forse la migliore prestazione stagionale, cogliendo un successo che ribadisce come quella bianconera sia una compagine ormai matura per rincorrere il titolo nazionale. Il risultato finale di 2-0 testimonia soltanto in modo parziale la supremazia dei padroni di casa, padroni della partita dal primo al novantesimo minuto.
Croci-Torti scommette sulla fisicità di Przybylko e gli consegna le chiavi dell’attacco, con Steffen e Aliseda sulle fasce, mentre in difesa Papadopoulos può godere di una giornata di riposo, con Mai che prende il suo posto in mezzo al reparto arretrato. Sull’altro fronte, Joël Magnin ne cambia sette rispetto alla bella prestazione offerta mercoledÌ in Champions contro l'Inter, a dimostrazione della profondità della panchina giallonera.
Il Lugano dimostra fin dal primo minuto di voler prendere in mano le redini della partita, mentre lo Young Boys sembra volersi accontentare di difendere e ripartire. La prima occasione, tuttavia, capita sui piedi gialloneri, dopo un rilancio sbagliato di Saipi, con Elia che però non ne approfitta. I padroni di casa premono e all’11’ Steffen iscrive il suo nome sul taccuino delle occasioni, quando approfitta di un’azione sull’asse Aliseda-Bislimi, per fiondarsi sulla verticalizzazione del numero 25 e concludere sull’uscita di Von Ballmoos. Al 18’ il risultato si sblocca e il merito è di Ignacio Aliseda; Przybylko difende un pallone in area, lo porge a ritroso per l'argentino, il quale da posizione centrale, al limite dell’area di rigore, trova un destro che si insacca alla destra dell’estremo difensore bernese.
Lo Young Boys prova a reagire, ma senza creare veri pericoli: al 22’ la botta di Males si spegne, seppur di poco, al lato. L’unica vera occasione per gli ospiti nasce al 26’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Monteiro si ritrova piuttosto libero in area di rigore e spara un diagonale sul quale Saipi mette provvidenzialmente il piede. Sulla respinta Itten prova il tap-in al volo, ma più della palla (che esce al lato) colpisce il volto di Belhadj.
La supremazia del Lugano, che continua a tenere un ritmo alto e a favorire le incursioni laterali di Aliseda e Steffen, rimane evidente, nonostante tra il 20’ e il 30’ lo Young Boys provi a schiacciare i padroni di casa nella loro metà campo. Una volta tirato il fiato, il Lugano riparte all’offensiva e al 33’ Marques libera Aliseda sulla sinistra, l’argentino va sul fondo e mette in mezzo un pallone che premia l’inserimento di Belhadj: rigore in movimento del tunisino, Von Ballmoos arriva a toccare la sfera ma non a sufficienza per impedire che chiuda la sua corsa in fondo alla rete.
Al 35’ Saipi, bravo tra i pali, piuttosto incerto con i piedi e nelle uscite, valuta male un traversone dalla destra dell’attacco giallonero e si fa anticipare da Itten. La reazione è però pronta e l’estremo difensore bianconero riesce a deviare in corner. Prima della pausa, altre due occasioni per il Lugano: al 38’, su azione dalla bandierina, Hajdari è libero di colpire di testa in mezzo all'area, ma nonostante provi a piazzarla, la sfera termina alta sul “sette” alla sinistra di Von Ballmoos. Proprio sui titoli di coda ci prova Przybylko dal limite con una bella conclusione fuori di pochissimo: nella circostanza, tuttavia, sarebbe stato forse più saggio premiare l’inserimento di Steffen, il quale si sarebbe potuto trovare a tu per tu con il portiere bernese.
La ripresa si apre con un’altra occasione per i bianconeri con Przybylko che si presenta davanti a Von Ballmoos su lancio di Steffen, ma invece di provare la conclusione, con il portiere fermo a metà strada (il pallonetto sarebbe stata un’opzione) tenta di sterzare per servire Aliseda tutto solo in mezzo all’area, con Benito che riesce però a intercettare il passaggio.
A cavallo dell’ora di gioco, Croci-Torti procede al primo cambio, con uno stremato Bislimi che lascia il posto a Doumbia. Lo Young Boys prova a prendere il controllo della manovra, tuttavia non riesce a rendersi davvero pericoloso, nonostante i cambi dettati da Magnin (dentro Lakomy, Hadjam, Ganvoula e Virginius). Dal canto suo, il Lugano cerca di addormentare la partita con un possesso palla che i gialloneri faticano a contrastare. Sulle palle ferme, tuttavia, gli ospiti possono far valere la loro maggiore prestanza fisica e così al 72’ il corner battuto da Lakomy trova l’incornata di Itten sul primo palo, con intervento decisivo di Saipi, bravo ad alzare sopra la traversa. Subito dopo, Croci-Torti toglie Brault-Guillard e Belhadj e inserisce Dos Santos e Papadopoulos.
Al 77’ altra possibilità per chiudere la partita con Steffen che parte dalla destra, si accentra, in area prova a sterzare per andare alla conclusione, respinta però da Hadjam. Nei minuti finali si rivede in campo anche Vladi, da parecchio tempo infortunato, ma nel complesso la sfida si conclude con il Lugano che controlla senza problemi lo sterile assalto finale dello Young Boys.
I bianconeri chiudono la settimana inglese con il secondo successo dopo quello di Conference League e, soprattutto, con una prestazione di spessore, molto ma molto diversa rispetto a quella offerta sette giorni fa al Municipal di Yverdon. Una vittoria che riporta a 12 i punti di vantaggio sui campioni in carica e che, con ogni probabilità, li taglia fuori in modo definitivo dalla lotta al titolo.