Prima sconfitta in Conference League per i bianconeri. In ritardo di due reti, nel finale dimezzano lo scarto e si vedono annullare un rigore dal Var
Questa volta, la rimonta miracolosa il Lugano l’ha solamente sfiorata. Al terzo turno di Conference League, per i bianconeri arriva la prima sconfitta, contro un Bruges dimostratosi formazione di caratura superiore, nonostante i bianconeri abbiano in tutti i modi provato a tenergli testa.
I primi minuti sono del Lugano e al 3’ Steffen potrebbe andare alla conclusione da buona posizione dopo uno scambio con Celar, ma preferisce cercare un assist che non trova. Risponde però subito il Bruges con una deliziosa veronica di Zinckernagel che passa in mezzo a Mai e Grgic e impegna Saipi in una respinta di piede. Dopo una decina di minuti, gli ospiti iniziano a prendere in mano le redini del confronto e al 14’ passano in vantaggio con un traversone dalla destra che trova troppo libero in area Balanta, bravo a colpire di testa e a spedire il pallone nell’angolo alto alla destra di Saipi. Al 23’ il Lugano ci prova con una ripartenza orchestrata da Steffen: servizio verso Bislimi, il quale si scontra però con Espinoza e nessuno dei due riesce a concludere. Al 40’, il Bruges rischia di rimanere in dieci uomini: Thiago, già ammonito, entra da dietro sui Hajrizi sotto gli occhi dell’arbitro Hategan, il quale, invece di estrarre il secondo giallo, decide di ammonire Mattia Croci-Torti per proteste. Nei minuti di recupero del primo tempo ci prova Skov Olsen su punizione, ma la sfera finisce di poco oltre l’incrocio dei pali della porta di Saipi.
Dopo la pausa Croci-Torti dà spazio a Cimignani al posto di Bottani, toccato duro nei primi minuti di gara, mentre Ronny Deila toglie Thiago, graziato dall’arbitro, e inserisce Jutglà. La ripresa inizia con un contropiede del Bruges, finalizzato da una conclusione per fortuna alta di Vanaken. Al 49’, però, gli ospiti raddoppiano, con una conclusione da fuori area di Skov Olsen che sorprende Saipi. Il Lugano prova a reagire e va vicino al gol con la prima vera conclusione verso la porta di Mignolet: la scaglia Cimignani dal limite, ma il portiere belga è bravo a mandare in corner.
Croci-Torti prova a rimescolare le carte mandando in campo Belhadj e Marques al posto di Grgic ed Espinoza, e piano piano l’inerzia della partita si sposta a favore dei "padroni di casa”. Ai bianconeri manca però un pizzico di fortuna quando al 61’ una deviazione aerea di Bislimi, servito da Steffen, si infrange sul palo a Mignolet battuto. Il Lugano inserisce anche Vladi nel tentativo di dare maggior peso all’attacco e l’ex punta dell’Aarau al 70’ ha una buona opportunità, ma spedisce malamente al lato di testa un bel traversone del solito Steffen. Il Lugano continua a premere e al 74’ trova il giusto premio: da fuori area ci prova Bislimi con un bel rasoterra che Mignolet intercetta ma non trattiene, sulla palla si avventa Vladi che da due passi insacca a porta vuota. Il Lugano continua a crederci e al 79’ Celar cade in area: l’arbitro assegna il calcio di rigore, ma richiamato dal Var e dopo aver visionato le immagini si convince che lo sloveno è stato anticipato in maniera pulita. Peccato, soprattutto perché Celar si era trovato solo davanti a Mignolet, ma aveva sbagliato il primo controllo. Scampato il pericolo, il Bruges chiude il discorso all’88’ con un colpo di testa da distanza ravvicinata di Vanaken che sovrasta nettamente Arigoni nello stacco.
È il colpo di grazia per un Lugano che nella ripresa ha sognato un nuovo miracolo, ma si è trovato davanti un avversario molto più forte dal profilo fisico e che tutto sommato, non ha usurpato un successo costruito nel corso di una prima ora di gioco durante la quale si è dimostrato superiore a un pur generoso Lugano.