Lo United prende posizione sul caso Ronaldo
Il Manchester United ha annunciato di aver adottato misure appropriate in risposta agli attacchi lanciati in un’intervista televisiva da Cristiano Ronaldo all’allenatore del club inglese Erik Ten Hag. Non si conosce, però, la natura di questi provvedimenti. Durante un’intervista concessa al presentatore Piers Morgan e diffusa in diversi spezzoni a partire dalla scorsa domenica, il campione portoghese ha affermato di non avere alcun rispetto per il tecnico olandese e si è pure mostrato assai critico nei confronti dei dirigenti del sodalizio. Lo United fa sapere che non aggiungerà nessun ulteriore commento in relazione a questa vicenda.
Il cinque volte Pallone d’oro era stato sospeso dal club il 22 ottobre in occasione del match con il Chelsea: il motivo sta nel fatto che CR7 si era rifiutato di entrare in campo a partita iniziata contro il Tottenham, il 19 ottobre, episodio su cui il portoghese era ritornato nel corso della famosa intervista. «Credo che Ten Hag l’abbia fatto apposta, mi sono sentito provocato. Non ho alcun rispetto per lui», aveva detto l’attaccante, «visto che lui non ha rispetto per me».
Dopo il suo ritorno al Manchester United nell’estate 2021, il lusitano non ha in pratica mai ricoperto un ruolo di primo piano nei Red Devils di Ten Hag. In questa annata, il 37enne ha segnato un solo gol in campionato. Il club, che non si era qualificato per la Champions League e in crisi di risultati specie a inizio stagione, ha disputato le sue migliori partite proprio con Ronaldo in panchina. Le dichiarazioni del numero 7 mettono in pericolo il suo futuro in seno al club, sodalizio in cui aveva invece dichiarato di voler giocare fino a 40 anni.