Sotto la lente quanto successo domenica scorsa nel derby contro la Roma
I cori su cui indagano le autorità sportive italiane, che prendevano di mira i tifosi avversari, sono fruibili da un paio di giorni sui social media. Secondo la stampa del Belpaese, sarebbero stati intonati a più riprese, anche dopo il fischio finale, quando i giocatori della Lazio sono andati a festeggiare il successo 1-0 nella stracittadina sotto la curva Nord, riservata ai loro supporter. In un comunicato, la Serie A annuncia un supplemento d’indagine da parte del procuratore della Federcalcio per stabilire il numero di tifosi coinvolti e acquisire elementi presso le forze dell’ordine. I dirigenti del campionato italiano descrivono i cori in questione "volgari, offensivi e discriminatori a livello religioso" e affermano che sono stati intonati a più riprese, sia prima del match sia nel corso della gara.
La Lazio, da parte sua, assicura di aver sempre condannato ogni espressione di razzismo e antisemitismo, sentimenti che si manifestano ormai durante ogni partita e in ogni stadio d’Italia. "Queste espressioni", aggiunge la società romana, "non fanno parte della nostra cultura e non rappresentano i nostri tifosi". Inoltre il club aggiunge che i giocatori sono andati sotto la curva dopo l’incontro "... per ringraziare i tifosi del sostegno e festeggiare una vittoria meritata, certo non per legittimare eventuali cori di certi gruppi". A inizio stagione, la Federcalcio aveva aperto inchieste simili per canti antisemiti intonati da tifosi della Juventus e dell’Inter.