I bianconeri pareggiano con il San Gallo e ottengono quel punto necessario a chiudere la stagione in lotta per titolo ed Europa
Il Lugano prenderà parte al torneo finale per l'assegnazione del titolo. Il traguardo che a Natale appariva scontato, i bianconeri l’hanno raggiunto soltanto alla penultima giornata e con non poca fatica. Contro il San Gallo, la vittoria è venuta ancora una volta meno, ma nel complesso è stata la qualità della prestazione bianconera a non convincere, in particolare nel corso dei primi 45’, quando gli ospiti hanno comandato le operazioni contro una compagine imprecisa e incapace di trovare una soluzione al pressing biancoverde. Nella ripresa la qualità del gioco bianconero è sensibilmente migliorata, ma trovare il gol del vantaggio non è stato sufficiente per riassaporare finalmente il dolce gusto dei tre punti. Insomma, il Lugano è tra le migliori sei, ma continua a rincorrere la forma fisica e mentale dello scorso autunno.
L’inizio di partita non è quello che ci si sarebbe aspettati. Il pallino del gioco lo prende in mano il San Gallo contro un Lugano che rimane comunque la squadra con il maggior possesso palla dell’intera Super League. I bianconeri partono con il freno a mano tirato, forse consci dell’importanza della posta in palio. Nonostante siano gli ospiti a comandare le operazioni, il Lugano non concede occasioni particolari. Fatica, però, a mantenere il pallone tra i piedi, anche a causa del pressing accentuato degli uomini di Maassen.
Il primo quarto d’ora è tutto di marca biancoverde, con i padroni di casa che soltanto in due occasioni riescono a distendersi in avanti, con una punizione di Grgic, deviata di pugno da Ati Zigi, poi con un’azione corale che però non porta Steffen alla conclusione.
La prima vera occasione arriva al 18’. Il pressing del San Gallo mette in ambasce Marques che perde palla su Witzig: l’immediato servizio in area trova liberissimo Akolo, la cui conclusione si spegne però oltre la traversa. Al 21’ Saipi rischia la figuraccia, quando in un rinvio con i piedi centra in pieno Geubbels, con il rimpallo che favorisce fortunatamente il portiere bianconero. Al 23’ si fa vedere anche il Lugano, con un traversone di Zanotti per Koutsias, ma il greco viene anticipato all’ultimo momento da Ambrosius.
Alla mezz’ora, prima vera opportunità per i padroni di casa, con Steffen che entra in area e, invece di provare la conclusione, cerca di servire Koutsias sui cinque metri, ma il greco viene anticipato da Stanic. Al 32’ il Lugano va finalmente davvero vicino al gol del vantaggio: lancio di Mai per Bislimi che tocca per Koutsias, abile a far sedere un avversario, ma la cui conclusione si spegne sulla spalla di Stanic. Sulla respinta, dal limite ci prova Steffen con una staffilata finita a una spanna dal palo sinistro della porta di Ati Zigi. Al secondo minuto di recupero, il Lugano rischia la clamorosa frittata. Hajdari serve un pallone da suicidio a Mai, il tedesco si fa anticipare da Akolo, il congolese parte in solitaria verso Saipi e prova a superarlo alla sua sinistra, ma l’estremo difensore bianconero con un intervento in scivolata riesce a strappargli il pallone dai piedi. Un intervento che permette al Lugano di andare alla pausa su un risultato di parità.
A inizio ripresa, prima mossa di Croci-Torti: fuori Hajdari, infortunatosi intorno alla mezz’ora, e dentro Cimignani, con un inevitabile cambio di modulo e il passaggio a una difesa a quattro. I padroni di casa ripartono meglio rispetto a quanto mostrato nel primo tempo e al 58’ trovano la rete del vantaggio, con una sventagliata in diagonale di Steffen che trova sul secondo palo l’inserimento di Marques, il quale di testa manda il pallone a incocciare sull'incrocio, prima di finire alle spalle di Ati Zigi.
La gioia è di breve durata. Al 64’, infatti, arriva il pareggio di Geubbels, lesto a girare in porta un pallone rimasto troppo a lungo dalle parti di Saipi, anche questa volta incapace di portare a casa un clean-sheet, non tanto per sue responsabilità specifiche, bensì per un reparto arretrato troppo passivo, come molte volte capitato in questo 2025.
Al 74’ Lugano a un passo dal nuovo vantaggio: inserimento di Marques che a sua volta verticalizza per Steffen, la cui conclusione è deviata in corner dalla scivolata di Stanic. Al 79’ Steffen prova lo stesso giochetto riuscitogli in occasione del gol e sul palo lontano trova l’inserimento di Bislimi, il quale deve andare in allungo per una deviazione tanto spettacolare quanto innocua per il portiere sangallese.
Nei minuti conclusivi, il San Gallo prova a spingere senza più remore, alla ricerca di una vittoria fondamentale nella rincorsa a un posto nel torneo finale. E nel giro di un minuto i biancoverdi vanno a un passo dalla vittoria: dapprima con una conclusione di Mambimbi che si infrange sui guantoni di Saipi, poi con un colpo di testa di Geubbels su calcio d’angolo che si spegne sulla traversa.
Il Lugano porta così a casa un punto che gli permette di accedere al torneo per il titolo e per l’assegnazione dei posti in Europa, ma la vittoria gli sfugge ancora e nel complesso la prestazione è stata tutt’altro che esaltante, in particolare nel corso del primo tempo. Il San Gallo, dal canto suo, per strappare in extremis un posto tra le migliori sei deve sperare in una vittoria nell’ultima partita contro il Sion e in una serie di risultati concomitanti.