Debutta domani a Giubiasco il Bellinzona di David Sesa, già rimasto colpito da Pablo Bentancur e ‘dal suo amore ed entusiasmo per il club’
Domani a Giubiasco alle ore 18 inizierà ufficialmente l’era Sesa per l’Ac Bellinzona, che disputerà contro il Lugano II la prima amichevole precampionato. Al nuovo tecnico dei granata abbiamo quindi chiesto come è iniziata la preparazione.
Sono andati bene, è chiaro che dobbiamo costruire una squadra, ma i giocatori pian piano stanno arrivando, sapevamo comunque che dalla Promotion League alla Challenge League bisogna cambiare tanto, ci sarà anche un netto cambiamento nella rosa. Integreremo a dei ragazzi che erano già qui dei giocatori che vengono da fuori. Gaetano Berardi, ma anche Matteo Tosetti, sono sicuramente due acquisti importanti per il Bellinzona e sono sicuro che ci daranno una mano in questa stagione sicuramente difficile, perché, come abbiamo già visto l’anno scorso, la Challenge è un campionato molto equilibrato e con molte buone squadre.
Matteo Tosetti, che tra l’altro lei già conosce…
Matteo l’ho avuto già al Wohlen quand’era ancora un ragazzino, da lì ha fatto molta strada, sono felice per lui, lo conosco molto bene e sono contento che sia qui con noi.
Come si trova a Bellinzona?
A Bellinzona ho giocato molte volte durante la mia carriera da calciatore, la conosco ormai da una vita, il Ticino poi è una regione fantastica, anche Bellinzona è una bella città, si sta bene, ma per me non è una novità.
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Durante il primo allenamento
Il Ticino si sta dimostrando essere una buona terra di lancio per tanti allenatori, pensiamo a Croci-Torti, a Tami, a Lustrinelli o a Petkovic:
Sono tutti colleghi che hanno fatto una bella carriera, partendo dal Ticino, regione con una grande passione per il calcio.
Passando all’incontro di domani contro i giovani bianconeri di Ludovico Moresi, cosa si aspetta di vedere?
Da quando abbiamo cominciato con gli allenamenti i ragazzi hanno lavorato bene, domani abbiamo la prima amichevole con il Lugano II, non siamo ancora al completo chiaramente domani sarà il primo test. Voglio vedere l’atteggiamento giusto, che chiedo sempre. È già un’ottima notizia che domani sarà bel tempo, perché stranamente ultimamente in Ticino sta piovendo parecchio (ride, ndr), ma tanto il clima non possiamo cambiarlo.
Sul piano del gioco che Bellinzona vedremo?
Parlare di tattica è ancora prematuro, prima voglio vedere la rosa definitiva a mia disposizione. In ogni caso conosco molto bene la Challenge League, l’ho già fatta e l’ho sempre seguita, ma prima dobbiamo costruire la squadra. Ho fiducia nella società che farà degli acquisti mirati e buoni. Adesso ci sono dei ruoli scoperti che vanno completati, ma intanto abbiamo già Tosetti, Berardi e Pollero. Sappiamo anche che abbiamo poco tempo per riorganizzare tutto, ma si sa che è così dopo che si vince la Promotion League e va bene così. Bisogna lavorare anche perché il campionato è molto lungo e né lo si vince né lo si perde alla prima giornata. Bisogna fare bene è chiaro, ma bisogna farlo con intelligenza e programmazione e noi siamo qui per questo.
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A colloquio con lo staff
Che società ha trovato al suo arrivo?
Io ho firmato qui, perché con Pablo Bentancur ho subito avuto un buon feeling quando ci siamo incontrati e ho visto in lui grande entusiasmo e grande amore per il Bellinzona, che mi ha molto colpito. Vuole fare bene e ha le idee in chiaro, ci siamo capiti al volo e per quello abbiamo deciso di collaborare.
Parlando di calcio a Bellinzona non si può non citare Kubilay Türkyilmaz, voi due avete anche giocato assieme a Euro ’96…
Con Kubi ci vedevamo spesso, anche quando ci ritrovavamo con gli ex giocatori della Nazionale per partite di beneficenza, con Chapuisat è stato forse il più grande attaccante che la Svizzera abbia mai avuto ed è anche un bravo ragazzo e simpatico, è bello che qui a Bellinzona sia una leggenda.