Per la sfida di domani con il Kosovo (ore 18 al Letzigrund di Zurigo) il tecnico opererà diversi cambi rispetto alla sconfitta con l’inghillterra.
Sarà una Svizzera diversa quella che domani sera sfiderà il Kosovo al Letzigrund di Zurigo (ore 18) rispetto alla formazione scesa in campo sabato sera a Wembley contro l’Inghilterra (sconfitta 2-1). Murat Yakin dovrà infatti fare a meno degli acciaccati Widmer e Akanji in difesa, al posto dei quali dovrebbero giocare Lotomba ed Elvedi. Tra i pali, in assenza di Sommer e dopo la titolarizzazione di Omlin a Londra, toccherà a Kobel. A metà campo probabile turno di riposo per Freuler (al suo posto Sow), così come in attacco Okafor dovrebbe sostituire uno tra Steffen e Vargas. Non è esclusa nemmeno la titolarizzazione in attacco di Zeqiri, assieme a Xhaka e Shaqiri i tre elementi della rosa elvetica di origine kosovara, per i queli quella di domani sarà certamente una partita speciale.
«Starà a loro gestire le emozioni», si è limitato ad affermare Yakin, lanciando subito la palla a Shaqiri... «Mi sto preparando normalmente – ha risposto il 30enne nato a Gjilan –. Ovviamente proverò delle sensazioni speciali, ma non sarà una cosa del tutto nuova visto che ho già giocato contro l’Albania in passato e in quelle occasioni c’erano anche in palio punti importanti (qualificazioni ai Mondiali del 2014 e a Euro 2016, ndr). In ogni caso sarà una serata storica».
Da notare come parte del ricavato del match (così come quello della sfida tra la Svizzera femminile e l’Italia del 12 aprile a Thun) sarà utilizzato per finanziare i progetti che l’Asf sta portando avanti in favore dei rifugiati ucraini e del programma dell’Associazione ucraina per salvare il calcio dei bambini locali. Anche i giocatori faranno delle donazioni, così come gli spettatori delle due partite potranno sostenere finanziariamente le vittime della guerra donando alla Catena della Solidarietà (il codice QR corrispondente sarà visualizzato sui maxischermi dello stadio).