Nonostante il vantaggio iniziale gli uomini di Raineri si sono inchinati 3-2 ai sangallesi e a due giornate dal termine della Challenge sono ultimi a -3
Le speranze di salvezza del Chiasso ora sono davvero ridotte a un lumicino. E se dopo il ko nello scontro diretto con il Wil ancora la fiammella della speranza non è del tutto spenta, lo si deve oltre che alla matematica – tre i punti di ritardo sulla coppia Kriens-Xamax a due giornate dal termine – anche al fatto che i neocastellani dovranno affrontare un Grasshopper che sta ancora lottando per la promozione (i rossoblù andranno a Sciaffusa), prima del duello che potrebbe essere da dentro o fuori tra ticinesi e rossoneri nell’ultimo turno. Oltretutto al momento anche la differenza reti complica le cose, con i momò a -26, i romandi a -21 e il Kriens da questo punto di vista in una botta di ferro con il suo -10. Insomma, a Wil bisognava vincere e si è perso, dopo essere stati in vantaggio. Nel post partita c’è troppa amarezza, a caldo nessuno se la sente di parlare, di commentare. Ci sono solo i calcoli sulle possibilità di risultato, la necessità di recuperare le forze per andare a fare punti venerdì a Sciaffusa.
Eppure era partito bene, il Chiasso. Aveva trovato il vantaggio su un calcio d’angolo con Hadzi, al secondo gol consecutivo, agganciando virtualmente in classifica Xamax e Kriens (crollato ad Aarau). Ma poi un tiro cross di Brahimi ha tratto in inganno il portiere ospite Safarikas e per la squadra di Raineri è stato tutto da rifare. Il problema è stato che nella ripresa i padroni di casa sono entrati in campo trasformati, hanno preso in mano le redini dell’incontro e dopo un quarto d’ora su lancio di Fazliu, Halle-Selassie ha spinto beffardamente il pallone alle spalle di un nuovamente incerto Safarikas. A venti minuti dal termine, nonostante la reazione rossoblù con una conclusione insidiosa di Pasquarelli, il Wil ha siglato anche la rete del 3-1 con l’evergreen Silvio. Partita chiusa? Non proprio, perché c’è stato ancora tempo per un palo di Krasniqi e per il 3-2 di Bahloul su rigore, che non sono però bastati al Chiasso per trovare all'ultimo un pareggio che avrebbe tenuto i sangallesi ancora nella zona calda, mentre ora al Bergholz stanno festeggiando una salvezza diventata quasi una chimera per i ticinesi.
Al termine del campionato come detto mancano due partite e per potersi giocare il tutto per tutto all’ultimos contro con lo Xamax, il Chiasso – ammesso che il Gc batta i neocastellani – dovrà conquistare almeno un punto a Sciaffusa, consapevole che dover puntare sulla differenza reti è difficile. I ragazzi di un arrabbiatissimo Raineri hanno due giorni per recuperare le forze, forse dopo la batosta di Wil più mentali che fisiche.